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Alternanza scuola lavoro: a settembre è subito scattato l’allarme: dove li mettiamo? E sopratutto, a fare cosa?
Vale la pena restare indietro con il programma (classica ansia da insegnanti e genitori) per mandarli a “fare fotocopie”?
Il problema ha riguardato soprattutto i licei, poiché istituti tecnici e professionali hanno ormai un rapporto consolidato con imprese e aziende del territorio che sono interessate a coinvolgere gli studenti da, eventualmente, poi inserire nel proprio staff. Che interesse può avere un’impresa a investire personale – serve un tutor- e tempo per ragazzi che dopo il diploma andranno all’università? I liceali che non hanno così trovato posto nelle piccole aziende, non avendo una specializzazione, hanno ripiegato sulle istituzioni culturali come musei, gallerie d’arte e biblioteche, o sulle imprese formative simulate, che spesso si sono rivelate noiose lezioni teoriche in classe.
L’alternanza è un percorso formativo progettato, attuato e verificato dall’istituzione scolastica, svolto dagli alunni presso imprese e associazioni disposte ad accogliergli per periodi di apprendimento in situazione lavorativa.
L’alternanza scuola lavoro offre agli studenti un contatto diretto con il mondo lavorativo, il mondo degli adulti. Questo percorso intende offrire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie ad inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno di aziende, per garantire loro “un’esperienza” sul campo e superare il “gap formativo”tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione, un problema che rende spesso difficile l’inserimento lavorativo una volta concluso il ciclo di studi. È inoltre un mezzo attraverso cui i ragazzi possano orientarsi individuando le preferenze sulla possibile carriera futura.
Il percorso effettuato viene poi valutato e certificato dall’istituzione scolastica e dal tutor esterno designato. Le competenze acquisite costituiscono credito ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o per il conseguimento del diploma o della qualifica.
Per molti è la prima esperienza di questo genere, i ragazzi si trovano spesso impreparati, soprattutto durante il primo colloquio in cui l’imbarazzo regna sovrano.
Come possono prepararsi per dare una buona impressione all’esaminatore che si troveranno di fronte?
Ecco qualche consiglio utile per il primo colloquio con l’azienda:
Anche Redooc.com ha avviato dei percorsi PCTO.
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