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Nelle Indicazioni Nazionali 2018 vengono riproposte e rilette le tematiche già affrontate nelle precedenti Indicazioni Nazionali del 2012. In questo modo si vuole dare maggiore importanza al tema della cittadinanza, che attraverserà tutte le discipline, attraverso la valorizzazione dell’educazione delle lingue, del pensiero matematico e computazione, del digitale e delle arti.
Nelle Indicazioni Nazionali 2018 vengono inoltre ricordate la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 2006, con le otto Competenze chiavi per l’apprendimento che sono:
Nella sezione degli strumenti culturali per la cittadinanza, sono proposti in particolare tre importanti temi.
La matematica è la disciplina che fornisce strumenti per indagare e spiegare i fenomeni, favorendo un approccio razionale ai problemi che la realtà pone e fornendo un contributo alla costruzione di una cittadinanza consapevole.
“In particolare la matematica contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazione degli altri.”
Il secondo pensiero trattato è quello computazionale, alla base del quale si trovano la lingua e la matematica. Il pensiero computazionale è inteso come processo mentale, attraverso il quale viene concessa l’opportunità di risolvere problemi di varia natura, seguendo metodi e strumenti specifici e pianificando una strategia. È un processo logico creativo che conduce all’educazione ad agire consapevolmente, ad affrontare le situazione in modo analitico, scomponendole e pianificando per ognuno le soluzioni più idonee.
Il pensiero scientifico è fondamentale per dotare gli allievi delle abilità di rilevare fenomeni, porre domande, costruire ipotesi, osservare, sperimentare e raccogliere dati, formulare ipotesi conclusive verificarle.
Un altro tema affrontato nella sezione strumenti culturale per la cittadinanza sono le lingue per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze. Viene dichiarato quanto sia importante dotare gli alunni di sicure competenze linguistiche, necessarie per la relazione comunicativa, l’espressione di sé e dei propri sapere, l’accesso alle informazioni, la costruzione delle conoscenze e l’esercizio della cittadinanza.
L’integrazione di una lingua straniera nell’insegnamento di un’altra disciplina (CLIL\EMILE) può offrire anche occasioni di scambi tra insegnati di lingua e specialisti delle diverse materie scolastiche. Questa cooperazione favorisce l’apprendimento e l’uso da parte degli alunni delle forme linguistiche necessarie all’acquisizione della conoscenze.
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