Strumenti per la flipped classroom: l’inquiry based learning 10 feb 2016

Strumenti per la flipped classroom

Abbiamo sentito parlare di Invalsi, prove PISA e cattivi risultati dei nostri studenti. Ma ci siamo chiesti il perché? Sappiamo che la nostra scuola e i nostri studenti stanno migliorando? Specialmente in matematica?
Nel documento dei risultati PISA del 2012 leggiamo: “I risultati medi ottenuti in matematica dai quindicenni in Italia sono inferiori alla media OCSE, tuttavia l’Italia è uno dei Paesi che ha registrato i maggiori progressi nei risultati di matematica.”
“In Italia gli studenti ottengono risultati particolarmente bassi nelle prove in cui devono formulare situazioni in modo matematico, ma sono migliori quando si tratta di interpretare, applicare e valutare risultati matematici.

Non siamo quindi in una situazione tragica, ma sicuramente da migliorare. In nostro aiuto, o meglio, in aiuto della nostra scuola ci sono tante proposte per rivoluzionare o integrare le nostre lezioni. Una di queste è la flipped classroomL’inversione della lezione classica aiuta lo studente a sviluppare maggiori capacità di problem solving. Affinché questo processo vada a buon fine però bisogna scegliere, argomento per argomento, il giusto strumento per spiegare e coinvolgere gli studenti secondo questa didattica. Uno strumento è quello della Webquest, altri sono quelli dell’Inquiry based learning, del problem based learning e della peer education!

Strumenti per la flipped classroom: l’inquiry based learning

L’inquiry based learning (IBL) è un apprendimento basato sull’indagine, il metodo di ogni ricercatore scientifico insomma!
Gli studenti possono indagare su problemi diversi, a seconda che questi siano per loro sconosciuti o conosciuti, totalmente o parzialmente.
Parliamo di diversi tipi di indagine:

  • inquiry confermativo: l’oggetto dell’indagine è già stato esplorato in ogni sua caratteristica;
  • inquiry strutturato: indagine su un problema conosciuto parzialmente dagli studenti, l’insegnante suggerisce un procedimento per arrivare alle conclusioni corrette;
  • inquiry aperto: gli studenti scelgono sia il problema che il metodo di indagine;
  • inquiry guidato: indagine su un problema totalmente nuovo per gli studenti, l’insegnante non suggerisce il procedimento ma svolge il ruolo di supervisore.

Anche la Commissione Europea ha promosso la metodologia didattica basata sull’inquiry per l’insegnamento e l’apprendimento delle scienze. Si tratta dell’IBSE, Inquiry Based Science Learning. Seguendo questa metodologia didattica, gli studenti si comportano come i ricercatori: fanno congetture, le verificano, imparano dai loro errori e costruiscono una base solida del sapere.
Sono metodi didattici che richiedono più tempo rispetto a quelli classici della lezione frontale ma che hanno dei risultati nettamente superiori sull’educazione e la formazione dei nostri studenti.

Il learning cycle delle 5E

Un modello che rientra nell’IBL ed è applicabile alla flipped classroom è il learning cycle delle 5E. Le 5E riassumono le fasi in cui si sviluppa l’indagine: Engage, Explore, Explain, Elaborate, Evaluate.

  1. La fase di engage è la prima fase, si svolge in classe e l’insegnante ingaggia gli studenti. Come fa? Presenta loro l’argomento su cui lavoreranno cercando di incuriosirli e facendo riaffiorare delle conoscenze pregresse legate all’argomento. Ci si aspetta che gli studenti facciano delle domande e che emerga il loro parere riguardo gli argomenti che si accingono a trattare.
  2. La fase di explore è la seconda fase cioè quella dell’esplorazione: si può svolgere in classe, in laboratorio, all’aperto, individualmente o in gruppo. Gli studenti esplorano l’oggetto del loro lavoro con esperienze il più possibile concrete, raccolgono i dati, appuntano le loro osservazioni. L’insegnante svolge il ruolo di supervisore e interviene solo in casi d’emergenza.
  3. La fase di explain è la terza fase che solitamente si svolge a casa. È il momento della prima inversione della flipped classroom, cioè quello in cui lo studente indaga sull’argomento che ha esplorato in classe. Gli studenti, a casa, in gruppo o individualmente rielaborano i dati raccolti durante la fase di explore. Come fanno? L’insegnante può fornire loro delle linee guida dando dei siti particolari da visitare che dovrebbero guidare le loro ricerche.
  4. La fase di elaborate è la quarta fase: si svolge in classe, oppure in laboratorio, individualmente o in gruppo, a seconda di come si era affrontata la fase di explore. Qui gli studenti si confrontano su quanto esplorato a casa, rielaborano le loro conoscenze, approfondiscono l’argomento con le informazioni raccolte dai compagni, producono un elaborato per presentare all’insegnante ed alla classe le loro conclusioni e le loro scoperte.
  5. La fase di evaluate è la quinta e ultima fase. La valutazione si fa in classe e può essere un’autovalutazione da parte degli studenti oppure una discussione con i compagni e con l’insegnante. L’insegnante deve produrre una griglia che guidi se stesso e i suoi ragazzi in questo processo molto delicato.

Il Learning cycle delle 5E sulla geometria sferica

Dopo la Webquest sul triangolo di Tartaglia, il nostro Team ha prodotto un Learning cycle delle 5E sulla geometria sferica.

È un lavoro rivolto ai ragazzi dalla II alla IV superiore, della durata di 10 ore circa, di cui 7 a scuola e 3 a casa. Perché gli studenti possano affrontarlo ci aspettiamo che abbiano buone conoscenze sulla struttura assiomatica della geometria euclidea, sul quinto postulato di Euclide, sulla definizione di rette parallele e sulle proprietà dei triangoli.

Puoi scaricare il lavoro completo dei digitor di Redooc qui: Geometriasferica-IBL5E

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