Come valutare l’economia di uno Stato
Il principale indicatore utilizzato per valutare l’economia di un Paese è il PIL, Prodotto Interno Lordo.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) misura la ricchezza di una nazione in termini di beni e servizi prodotti al suo interno entro un determinato orizzonte temporale, generalmente un anno.
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Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è un indicatore che serve a valutare l'economia di un Paese.
Le stime trimestrali del PIL permettono di valutare, attraverso un confronto sia con i dati passati sia con l’obiettivo di crescita annuale proiettato, se l’economia si trova in una fase espansiva o diversamente in una fase di debolezza.
Seguirne l’andamento è fondamentale per capire quali sono quelle variabili verso cui indirizzare necessarie politiche economiche, monetarie, fiscali che ne correggano il trend e al contempo guidino il Paese verso l’obiettivo proiettato.
L’inflazione, il livello dei tassi di interesse, l’entità del debito pubblico rappresentano gli strumenti d’intervento principali.
Al fine di valutare lo stato di salute di un’economia è altresì opportuno considerare altri fattori:
- il mercato del lavoro, il tasso occupazionale e il corrispondente livello salariale;
- gli investimenti in servizi di pubblica utilità, come infrastrutture, sanità, previdenza;
- gli accordi commerciali con paesi terzi;
- il grado di disparità sociale e la relativa distribuzione del reddito;
- il progresso tecnologico;
- l’invecchiamento della popolazione.
Sono tutti fattori che vanno considerati nel complesso processo di valutazione di un’economia, giungendo a una differente definizione tra paese sviluppato e paese in via di sviluppo, ovvero Paese emergente.