I contratti SWAP

Il contratto Currency Swap rappresenta la compravendita di flussi monetari (futuri) calcolati su importi di eguale ammontare in valuta differente.

Appunti

Il contratto Currency Swap rappresenta la compravendita di flussi monetari (futuri) calcolati su importi di eguale ammontare in valuta differente.

I derivati più diffusi sul mercato dei cambi sono gli swap valutari incrociati e gli swap sul tasso di interesse.

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Definizione dei contratti SWAP

Il contratto Currency Swap rappresenta la compravendita di flussi monetari (futuri) calcolati su importi di eguale ammontare in valuta differente.

Secondo un accordo a termine stipulato, rispetto al quale viene fissato in origine il tasso di cambio di riferimento, i soggetti coinvolti nella transazione decidono le condizioni rispetto alle quali, al termine del periodo fissato, ogni controparte si impegnerà a pagare i cash flows conseguiti dai differenziali sulle divise scambiate, rispetto al parametro iniziale.

Come per le contrattazioni FOREX e, in generale, del mercato degli strumenti swap, anche gli swap su valuta sono trattati sul mercato OTC non regolamentato.

I derivati più diffusi sul mercato dei cambi sono:

  • gli swap valutari incrociati - i flussi che vengono scambiati sono relativi a valute differenti e bisogna fare molta attenzione alle basi di calcolo che possono anche differire;
  • gli swap sul tasso di interesse - uno scambio sempre relativo a flussi monetari futuri accomunati nella valuta ma che evidenziano basi valutarie diverse.

Le parti del contratto SWAP in valuta

Tipicamente il contratto di swap si distingue in due componenti:

  • una transazione Spot, che permane per due giornate lavorative e rappresenta l’acquisto della valuta oggetto della transazione, 
  • una transazione Forward, opposta rispetto alla precedente ed utilizzata come strumento di riconversione della valuta oggetto del contratto. Di fatto il contratto swap è un contratto a termine, con posizioni che possono essere mantenute anche per periodi lunghi (dai 2 ai 10 anni).

Il FOREX Swap è strutturato su ammontari paritari su valute diverse in contropartita, cioè volto a rapportare un pagamento a tasso fisso con un versamento a tasso variabile. In questo modo una delle due parti si vincola a pagamenti continui e periodici (sulla rata d’interesse in valuta) e riceve una serie di versamenti rispetto alla valuta differente scambiata con l’altro contraente. A ogni scadenza le somme che verranno scambiate saranno i saldi (Swap points) ottenuti dalla somma di accrediti e addebiti sulle posizioni in essere.

Attualmente l’utilizzo dei Currency Swap è limitato perlopiù alle sole banche d’investimento, alle istituzioni finanziare, o alle tesorerie delle Corporates che possono trarre vantaggio dai differenziali delle valute trattate, soprattutto per coprirsi da esposizioni eccessive nei confronti di una sola divisa o più.

Terminologie FOREX

Spot: operazione di acquisto/vendita valuta che si effettua con valuta 2 gg. lavorativi dalla data.

Termine o outright: operazione che permette di comprare /vendere oggi divisa per una data futura fissandone il cambio. Alla data prevista i flussi verranno scambiati al cambio previsto.

Synthetic forward: operazione derivata simile al termine con la possibilità (data da opzioni sottostanti) di chiudere il termine in qualsiasi momento prima della scadenza.

Flexible forward: operazione derivata che permette di acquistare un ammontare di divisa a scadenza e di potere, durante la vita della medesima, usufruire di cosiddetti “tiraggi” di ammontare minimo di 10.000 USD. Alla scadenza il rimanente viene negoziato sul mercato.

Opzioni plain vanilla: danno il diritto a comprare (opzione call) o a vendere (opzione put) ad una data prevista e ad un prezzo (strike price) definito. Il pricing non è dato da differenziale di tasso tra due valute come nell’outright, ma da un premio molto simile a quello assicurativo che è maggiore o minore a secondo del rischio insito.