Il rischio di credito

Scopri le diverse tipologie di rischio e cos'è il rischio di credito e impara a distinguerne i diversi casi.

Appunti

Le tipologie di rischio sono diverse: il rischio di credito è una di queste e a sua volta può configuarsi come rischio downgrading o rischio di insolvenza.

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Schema delle tipologie di rischio

Approfondiamo ora i singoli tipi di rischio dello schema a fianco.

Il rischio di credito

Il rischio di credito è l’eventualità che il debitore non sia in grado di adempiere ai propri obblighi di pagamento di interessi periodici, di rimborso del capitale, o di entrambi. Gli obblighi sono definiti da un contratto di debito.

È parte fondamentale nella concessione di finanziamento aziendale e, come tale, determina le scelte d’investimento degli attori coinvolti; nelle dinamiche di acquisto in titoli obbligazionari, si osserva che maggiore è il rischio credito, più elevato sarà di contro il tasso di interesse richiesto dal mercato per l’acquisto del titolo come compenso per l’incremento dell’esposizione a tale rischio. Il rischio di credito si configura non solo in presenza di mancato rimborso totale, ma anche quando il debitore restituisce al creditore alla scadenza prefissata una somma inferiore anche di poco a quella dovuta, o effettua un pagamento cedolare in ritardo rispetto alla scadenza prevista dal regolamento di emissione.

Se per le obbligazioni il rischio creditizio è direttamente legato al rating assegnato all’emittente, per i prestiti bancari la valutazione di tale rischio è rappresentata dalla classe di merito assegnata dalla banca finanziatrice al soggetto che ha richiesto il prestito. Un’altra misura del rischio di credito è rappresentata dal premio al rischio (anche detto credit spread).

È ormai consolidato ritenere che i titoli emessi dal Tesoro statunitense con scadenze a breve termine siano privi di rischio (è infatti quasi remota la probabilità di non adempimento agli obblighi contrattuali), da ciò deriva la definizione di concetto di premio per il rischio di credito.

Entrambi tendono ad aumentare quando l’economia è in fase di rallentamento e diminuire quando è in fase di espansione. Le banche si cautelano dal rischio di credito attraverso una valutazione interna della solvibilità e dell’affidabilità dei soggetti richiedenti i finanziamenti, oppure concedendo gli stessi subordinandoli a richieste di pegni e/o garanzie mobiliari o ipoteche, o costituendo dei fondi di recupero crediti.

Per coprirsi dal rischio di credito si può ricorrere alla diversificazione del portafoglio, con una corretta ponderazione di titoli rischiosi e di titoli con una minore esposizione al rischio. Oppure una valida alternativa per tipologia di investitori più evoluti è il ricorso a particolari strumenti derivati detti credit derivatives.

Il rischio downgrading

Nell’eventualità che l’emittente non sia più in grado di ripagare al mercato finanziario il debito contratto (rimborso) e neppure gli interessi maturati, le agenzie di rating provvedono a ridurre il rating valutativo specifico dell’emittente.

Per quanto ovvio, le emissioni di società ritenute più rischiose dal punto di vista della solvibilità e, quindi, con un rating basso, sono quelle che offrono la maggiore remunerazione degli interessi, proprio perché chi vuole investire ed è disposto ad assumersi un rischio elevato lo fa solo in cambio di un’elevata remunerazione.

Il caso Enron

Settimo posto nella classifica delle più importanti multinazionali USA, con un fatturato sempre in aumento di anno in anno fino a 130 miliardi USD. Le sue azioni erano considerate assolutamente sicure eppure la stessa fallisce improvvisamente nel 2001, senza segnali premonitori.

Le conseguenze del fallimento Enron sono state:

  • crollo azione da 86 a 0.26 USD, bruciati 50 miliardi USD di market cap;
  • elevato livello dei ricavi assicurati da ingegneria contabile;
  • agevolazioni in cambio di finanziamenti di campagne elettorali e donazioni a politici;
  • scoperta rete di quasi 1000 società collegate in paradisi fiscali per evadere le imposte;
  • 9 miliardi USD ca. di debito in società collegate in tutto il mondo;
  • perdita integrale dei fondi pensione: 30.000 dipendenti colpiti.

Il rischio di insolvenza

Diversa è la situazione di un debitore che dichiari fallimento: in questo caso si parla di rischio di insolvenza, noto anche come rischio di default ovvero il rischio per il creditore di subire perdite sui propri crediti a causa dell’insolvenza del debitore.