I mutui prime e subprime
Fino alla metà degli anni Novanta, i mutui venivano erogati dagli istituti di credito solo ai cosiddetti clienti prime, soggetti che erano in grado di pagare regolarmente le rate, sicuri dal punto di vista finanziario.
Le banche, insieme a istituti di credito ed intermediari, ricevevano un lauto profitto dalla concessione di mutui, contribuendo ad incrementare la bolla immobiliare con valori delle case che andavano alle stelle.
Una volta terminati i mutui ai clienti prime, esse infatti hanno concesso un numero ingente di prestiti ai subprime, cioè a famiglie che non erano in grado di fornire garanzie sufficienti, per acquistare abitazioni a un costo sempre più alto.
Dal 2004 al 2006 la percentuale di mutui subprime americani sul totale dei mutui è aumentato dall’8% al 20%. Essi erano per il 90% a tasso variabile, vincolati quindi al tasso di sconto.