Prerequisiti per imparare il grado degli aggettivi
Per imparare il grado degli aggettivi è necessario ripassare gli aggettivi qualificativi.
Comparativi e superlativi: scopri in questa lezione tutti i gradi degli aggettivi qualificativi e impara a fare confronti e paragoni.
Più veloce, meno veloce, veloce quanto, velocissimo, il più veloce: sono tutti i gradi che l’aggettivo qualificativo veloce può assumere, modificando la sua intensità per permetterti di fare un paragone tra più elementi.
Scopri come usare i comparativi di maggioranza, di minoranza e di uguaglianza e impara a distinguere il superlativo assoluto dal superlativo relativo. Mettici il massimo dell’impegno e otterrai risultati ottimi nella prossima verifica di grammatica!
Per imparare il grado degli aggettivi è necessario ripassare gli aggettivi qualificativi.
Cos'è il grado positivo di un aggettivo qualificativo? Proviamo a capirlo con un esempio.
Sofia, Pietro, Andrea e Martina stanno per fare una gara di atletica: sono tutti e quattro veloci nella corsa, perciò la gara sarà molto combattuta.
Dicendo che i quattro protagonisti della nostra sfida sono dei corridori veloci stiamo attribuendo loro una qualità, ma non ne stiamo indicando la misura. Per questo usiamo il grado positivo dell’aggettivo qualificativo.
Cos'è il grado comparativo di un aggettivo qualificativo? Diamo inizio alla gara per capirlo.
Pronti, partenza, via! Ecco che i nostri quattro amici scattano dai blocchi di partenza e si avviano verso il traguardo... Andrea taglia il traguardo per primo, seguito da Sofia e poi da Pietro e Martina che arrivano appaiati.
Che cosa possiamo dire ora a proposito della velocità dei quattro concorrenti? Alla luce dei risultati della gara possiamo fare un confronto:
Per esprimere questi paragoni abbiamo usato il grado comparativo nelle sue tre forme:
Il superlativo può essere assoluto o relativo.
Riprendendo l'esempio, visto che Andrea ha vinto la gara possiamo dire che è un ragazzo velocissimo: si tratta di un superlativo assoluto. Il superlativo assoluto è quel grado dell’aggettivo che esprime l’intensità massima della qualità di Andrea in senso assoluto.
Se invece diciamo che Andrea è il più veloce del gruppo, allora stiamo mettendo in relazione la velocità di Andrea, espressa ancora al massimo grado, con quella degli altri concorrenti: per farlo usiamo il superlativo relativo, che circoscrive il suo essere il più veloce a un insieme ristretto di persone.
Per formare i comparativi di maggioranza e di minoranza ti basta aggiungere un più o un meno davanti all’aggettivo qualificativo al grado positivo.
Il secondo termine di paragone può essere introdotto:
Il comparativo di uguaglianza, oltre alla forma che abbiamo visto nell’esempio precedente (veloce come), può essere espresso anche in questo modo: Martina è tanto veloce quanto Pietro.
Il superlativo relativo si forma premettendo l’articolo determinativo al comparativo di maggioranza o di minoranza, seguito a sua volta dalla preposizione di, tra o fra per introdurre il gruppo rispetto al quale il soggetto possiede una certa qualità al grado massimo.
Esempi: Tommaso è il più simpatico della classe. Carola è la meno giovane fra le figlie di Silvia.
Per quanto riguarda il superlativo assoluto, invece, basta aggiungere il suffisso -issimo alla radice dell’aggettivo di grado positivo oppure premettere ad esso parole come molto e particolarmente.
Esempi: Tommaso è simpaticissimo. Carola è molto giovane.
Alcuni aggettivi dispettosi la cui radice termina in -r formano il superlativo assoluto con il suffisso -errimo:
C’è poi un gruppo di aggettivi che, oltre alle forme regolari di comparativo di maggioranza e superlativo assoluto, ha anche una forma speciale totalmente indipendente da quella del grado positivo. Studiali nella tabella a lato.
Attento quindi a non dire mai “più migliore” o “più peggiore” perché migliore e peggiore sono già aggettivi qualificativi di grado comparativo di maggioranza e non vogliono il più davanti.