Cos’è la frase minima? Quali sono i due elementi essenziali della frase?
Qual è la differenza tra frase affermativa e negativa? E fra interrogativa ed esclamativa? Troverai in questa lezione tutte le risposte che cerchi!
Appunti
La frase minima è la frase più breve possibile dotata di senso. È costituita da due elementi essenziali, un soggetto e un predicato, e può essere di diversi tipi.
Scopri in questa lezione come riconoscere le frase affermative e negative, le interrogative e le esclamative. Dopo aver studiato lettere, sillabe e parole, ora è il momento di comporre le frasi!
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Gli elementi essenziali della frase
Soggetto e predicato: bastano due elementi per comporre la frase minima!
Il soggetto è la persona o la cosa che compie o subisce l’azione espressa dal predicato, ossia il verbo. Nell’esempio “Luca corre” Luca è il soggetto e corre il predicato che ci dice cosa fa Luca.
Perché la frase abbia senso è necessario che questi due elementi siano chiari, ma ci sono casi in cui sembra che non ci siano. Per esempio se ti chiedo “Hai capito?” il soggetto non è espresso nella frase, ma c’è. È il pronome tu (e si capisce dal fatto che il verbo è alla seconda persona "tu hai"). In questo caso si dice che il soggetto è "sottinteso".
Il predicato non sempre ci dice cosa fa il soggetto, a volte indica semplicemente chi è o com’è. Per esempio nella frase “Claudia è simpatica”, Claudia è il soggetto ed è simpatica il predicato.
Tutto chiaro? Allora scopri come espandere la frase minima!
Le espansioni della frase
La maggior parte delle frasi che senti pronunciare ogni giorno non è composta dai soli soggetto e predicato. Tutti gli elementi che arricchiscono la frase minima si chiamano espansioni.
Riprendiamo l’esempio precedente "Luca corre": questa è la frase minima di partenza, ora divertiamoci ad aggiungere qualche espansione:
Luca corre al parco.
Luca corre al parco di pomeriggio.
Luca corre al parco di pomeriggio con Giorgio.
Le tre espansioni che abbiamo aggiunto rispondono alle domande DOVE?, QUANDO? e CON CHI?.
Ci sono poi altre espansioni che rispondono alle domande CHE COSA?, DI CHI?, A CHI?, DA CHI?, COME?. Usale tutte per arricchire le tue frasi!
Le frasi semplici sono quelle capaci di “stare in piedi sulle loro gambe”, senza bisogno di un bastone a cui appoggiarsi. Questo significa che sono indipendenti, non hanno bisogno di altre frasi che le completino per avere senso. Queste frasi possono essere:
affermative se affermano qualcosa (Laura mangia la frutta. La mela è buona.);
negative se negano qualcosa (Laura non mangia la frutta. La mela non è buona.);
interrogative se esprimono una domanda o un dubbio: le riconosci facilmente perché nello scritto terminano con il punto di domanda, mentre nel parlato si pronunciano con una particolare intonazione ascendente della voce (Laura mangia la frutta? La mela è buona?);
esclamative se contengono un’esclamazione: possono esprimere stati d’animo, esortazioni o imprecazioni e le riconosci subito perché terminano con il punto esclamativo. Nel parlato invece è l’intonazione a farti capire quando una frase è esclamativa (Laura, mangia la frutta! Che buona questa mela!).
Il trenino di parole
Per iniziare a prendere confidenza con le frasi potete fare un semplice gioco che vi permetterà di dare sfogo a tutta la vostra fantasia.
Se volete potete disporvi in fila in modo da formare un trenino in cui ognuno di voi rappresenti un vagone. A questo punto il “bambino-locomotiva” oppure l’insegnante sceglierà il primo elemento della frase a cui tutti gli altri, a turno, dovranno attaccarsi per proseguire la frase in modo che abbia senso. È un gioco molto semplice ed è un ottimo modo per iniziare a riconoscere i vari elementi che compongono la frase: il soggetto, il predicato e tutte le possibili espansioni.
Un esempio? Se il primo giocatore dice “il leone”, il secondo può dire “è”, il terzo “un animale”, il quarto “della foresta” e così via finché la frase risulta sufficientemente completa e il gioco può riprendere con un nuovo soggetto di partenza.