Un verbo riflessivo, come dice il nome, riflette sul soggetto l’azione da esso compiuta. In questo modo il complemento oggetto finisce per coincidere con il soggetto.
Per formare i verbi riflessivi bisogna usare le particelle pronominali mi, ti, si, ci e vi e per i tempi composti ci vuole sempre l’ausiliare essere.
Vediamo un esempio per capire come procedere:
- Marta si alza (= Marta alza se stessa = Marta alza Marta).
Come vedi, il soggetto (Marta) compie un’azione che ricade su se stesso e la particella pronominale riflessiva "si" ha la funzione di complemento oggetto. Se trasformiamo la frase al passato prossimo il risultato è:
Il verbo alzare, che all’attivo vuole l’ausiliare avere (ho alzato), alla forma riflessiva si coniuga infatti con l’ausiliare essere (mi sono alzato).
L’imperativo, l’infinito, il participio e il gerundio si formano aggiungendo in fondo al verbo la particella pronominale. Esempi: alzati, alzarsi, alzatosi, alzandosi.
Attento però a non confondere la particella pronominale si che si usa per la terza persona singolare e plurale della forma riflessiva con il si impersonale di verbi come "si dice" e "si sa". Se vuoi avere la conferma che si tratti di una forma riflessiva prova a sostituire il si con “se stesso”: se la sostituzione è possibile il verbo è effettivamente riflessivo.