Forma attiva, passiva e riflessiva

Qual è la differenza tra la forma attiva e la forma passiva di un verbo?

Scoprilo in questa lezione e impara a riconoscere anche i verbi riflessivi.

Appunti

I verbi possono avere forma attiva o passiva a seconda che il soggetto compia oppure subisca l'azione.

Impara a trasformare le frasi dall'attivo al passivo e fai attenzione ai verbi intransitivi che non hanno la forma passiva.

Scopri anche i verbi riflessivi che fanno ricadere l'azione sul soggetto che la compie grazie all'uso delle particelle pronominali mi, ti, si, ci e vi.

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Prerequisiti per imparare la forma attiva, passiva e riflessiva del verbo

Per imparare la forma attiva, passiva e riflessiva del verbo è necessario conoscere:

La forma attiva

I verbi di forma attiva sono quelli che descrivono un’azione compiuta dal soggetto.

Tutti i verbi transitivi e intransitivi hanno la forma (o diatesi) attiva.

Esempi:

  • Marta alza la mano (= verbo transitivo attivo);
  • Marta va a scuola (= verbo intransitivo attivo).

La forma passiva

Un verbo è di forma passiva se il soggetto non compie l’azione, ma la subisce.

Soltanto i verbi transitivi hanno anche la diatesi passiva.

Riprendiamo gli esempi precedenti per capire come si coniuga un verbo al passivo:

  • Marta alza la mano -> La mano è alzata da Marta. La forma passiva del verbo alzare è composta dall’ausiliare essere, coniugato al modo e al tempo del verbo attivo, unito al participio passato di alzare concordato nel genere e nel numero con il soggetto della nuova frase.
  • Marta va a scuola. Il verbo andare è intransitivo e non ha la forma passiva.

Trasformando una frase dall’attivo al passivo, il soggetto della frase attiva (Marta) diventa il complemento d’agente o di causa efficiente introdotto dalla preposizione da e il complemento oggetto (la mano) diventa il soggetto della frase passiva.

La forma riflessiva

Un verbo riflessivo, come dice il nome, riflette sul soggetto l’azione da esso compiuta. In questo modo il complemento oggetto finisce per coincidere con il soggetto.

Per formare i verbi riflessivi bisogna usare le particelle pronominali mi, ti, si, ci e vi e per i tempi composti ci vuole sempre l’ausiliare essere

Vediamo un esempio per capire come procedere:

  • Marta si alza (= Marta alza se stessa = Marta alza Marta).

Come vedi, il soggetto (Marta) compie un’azione che ricade su se stesso e la particella pronominale riflessiva "si" ha la funzione di complemento oggetto. Se trasformiamo la frase al passato prossimo il risultato è:

  • Marta si è alzata.

Il verbo alzare, che all’attivo vuole l’ausiliare avere (ho alzato), alla forma riflessiva si coniuga infatti con l’ausiliare essere (mi sono alzato).

L’imperativo, l’infinito, il participio e il gerundio si formano aggiungendo in fondo al verbo la particella pronominale. Esempi: alzati, alzarsi, alzatosi, alzandosi.

Attento però a non confondere la particella pronominale si che si usa per la terza persona singolare e plurale della forma riflessiva con il si impersonale di verbi come "si dice" e "si sa". Se vuoi avere la conferma che si tratti di una forma riflessiva prova a sostituire il si con “se stesso”: se la sostituzione è possibile il verbo è effettivamente riflessivo.