I modi del verbo

Quali sono i modi del verbo? Che informazioni ci danno? Che differenza c’è tra modi finiti e modi indefiniti? Scoprilo in questa lezione.

Appunti

Il verbo è la parte più variabile del discorso: non basta indicarne la coniugazione e la persona, bisogna specificarne anche il modo.

Indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo sono i cosiddetti modi finiti; infinito, participio e gerundio sono invece indefiniti.

Impara a conoscerli tutti e scopri le loro funzioni e i loro utilizzi.

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Prerequisiti per imparare i modi del verbo

Per imparare i modi del verbo e la distinzione tra modi finiti e indefiniti è necessario conoscere le persone del verbo.

Modi finiti e indefiniti

I modi del verbo ci dicono come avviene una determinata azione, indicando ad esempio la sua probabilità e le relazioni che intreccia con altri avvenimenti. Si distinguono in:

  • modi finiti: ci danno informazioni su chi compie l’azione (persona e numero) e sul tempo. Sono indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo;
  • modi indefiniti: ci danno informazioni soltanto sul tempo. Sono infinito, participio e gerundio.

L’indicativo

Lindicativo è il modo della realtà e si usa per esprimere un’azione certa, qualsiasi sia il tempo utilizzato.

“Ogni mattina vado a scuola”, “domani andrò in piscina”, “ieri avevo la febbre”, sono tutte azioni reali.

Il congiuntivo

Il congiuntivo esprime un’azione possibile, ma non certa: si usa per comunicare il dubbio, il desiderio o il timore che qualcosa accada.

“Non sono sicuro che oggi Andrea venga agli allenamenti”, “spero che tu guarisca presto”, “temo che tu ti sia sbagliato”, ecco tre esempi di frasi con il congiuntivo!

Il condizionale

Anche il condizionale è un modo della possibilità, perché indica un’azione che potrebbe avvenire a determinate condizioni.

Si usa poi nelle espressioni di cortesia e come modo della diplomazia.

“Verrei con te, se non dovessi finire i compiti”, “mi daresti una mano?”, “ci sarebbe questa questione da risolvere”, ecco tre possibilità di utilizzo del condizionale.

L’imperativo

L’imperativo serve a esprimere ordini o inviti.

È un modo finito un po’ particolare perché ha soltanto il tempo presente e si usa esclusivamente alla II persona singolare e plurale: per tutte le altre persone chiede aiuto al congiuntivo che diventa esortativo.

Quindi diremo:

  • mangi (io)
  • mangia (tu)
  • mangi (egli)
  • mangiamo (noi)
  • mangiate (voi)
  • mangino (essi).

Se poi si tratta di un ordine negativo si usa  la negazione non seguita dall’infinito presente per la II persona singolare (Non fare i capricci!), dall’imperativo per la II persona plurale (Non fate i capricci!).

Infinito, participio e gerundio

I tre modi indefiniti sono:

  • l’infinito: esprime genericamente il significato del verbo e nella frase può assumere la funzione di soggetto (Giocare con te è divertente) o di complemento (Adoro giocare con te);
  • il participio: nella frase può occupare il posto del nome (Il cantante è sul palco), dell’aggettivo (Questo libro è interessante) o del verbo (Vista la situazione, è meglio così). Esprime una condizione di ciò di cui si parla oppure è utilizzato nelle forme composte dei verbi;
  • il gerundio: si usa per mettere in relazione più azioni, creando fra loro un rapporto di tempo, causa, mezzo o modo.

Tutti e tre hanno soltanto due tempi, il presente e il passato: studiane la coniugazione nella scheda a lato. Per stamparla scarica il pdf qui: