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I verbi transitivi e intransitivi: cosa sono e come riconoscerli

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

I verbi possono essere divisi in due grandi categorie: i verbi transitivi e quelli intransitivi e questa distinzione dipende dal rapporto che hanno con il soggetto e con tutti gli altri elementi all’interno della frase.

Cerchiamo di capire meglio quando un verbo è transitivo e quando è intransitivo, ma soprattutto cosa significa questo per noi e come fare a saperli riconoscere sempre!

Cosa sono i verbi transitivi

I verbi transitivi sono quelli che fanno “transitare” direttamente l’azione dal soggetto che la compie all’oggetto che la subisce, senza bisogno di preposizioni. Detto in altre parole, l’azione passa dal soggetto che l’ha compiuta all’oggetto che l’ha ricevuta, quindi ciò che segue il verbo sarà proprio un complemento oggetto nell’analisi logica.

I verbi transitivi, perciò, sono quelli che reggono l’espansione diretta o complemento oggetto che risponde alla domanda CHI?, CHE COSA?. Per riconoscere che un verbo è transitivo, infatti, sarà sufficiente proprio porsi queste due domande: se riusciamo a darci una risposta, allora l’azione che il verbo sta esprimendo ha a che fare con un complemento oggetto e potremo dire che questo verbo è transitivo.

Ciò significa che abbiamo un oggetto dell’azione.

Esempi:

  • Laura saluta (CHI?) Simone.
  • Laura suona (CHE COSA?) la chitarra.

In alcuni casi, però, i verbi transitivi possono essere usati anche senza il complemento oggetto che li segue. È il caso di una frase come “Laura suona nella banda” dove il verbo transitivo suonare non regge un’espansione diretta, ma un complemento indiretto introdotto dalla preposizione articolata “nella”.

Oppure, un altro caso molto simile è quello legato ai complementi diretti lasciati sottintesi: è possibile che non siano sempre espressi. Ad esempio, se dicessimo Luca sta suonando, non abbiamo un complemento oggetto all’interno della frase.

Però, possiamo comunque chiederci che cosa? e la nostra domanda avrebbe senso, perché possiamo porcela. In questo caso, è evidente che Luca sta per forza suonando qualcosa, anche se non sappiamo cosa perché il complemento oggetto è sottinteso e rimane inespresso.

Un altro modo per poter riconoscere se un verbo è transitivo è il passaggio dalla forma attiva a quella passiva: se possiamo farlo, allora parliamo di un verbo transitivo. Ecco un esempio:

  • Luca beve l’acqua
  • L’acqua è bevuta da Luca

Possiamo rendere questa frase passiva senza incorrere in alcun problema, perciò possiamo affermare che il verbo bere è un verbo transitivo.

I verbi intransitivi: come distinguerli dai verbi transitivi

I verbi intransitivi sono come le strade con divieto di transito: l’azione non passa su nessun oggetto, ma resta sul soggetto che la compie oppure trova il suo compimento in un complemento indiretto.

Ciò significa che se provassimo a rispondere alla domanda Chi? Che cosa? dopo il verbo, non riusciremmo ad avere una risposta proprio perché non c’è un complemento oggetto. Ciò non significa che non ci siano altri complementi: possiamo trovare tanti complementi dopo i verbi intransitivi, come ad esempio il complemento di luogo oppure il complemento di termine, ma mai un complemento oggetto.

Ecco alcuni esempi:

  • Lucia sorride.
  • Lucia cammina (DOVE?) sul marciapiede.

Ciò significa anche che tutti questi verbi, a differenza di quelli transitivi che abbiamo visto prima, non possono essere trasformati in forma passiva.

Verbi con uso transitivo e intransitivo

Ci sono verbi che possono essere solo transitivi e altri che sono sempre intransitivi.

Esistono invece alcuni verbi che possono avere un doppio uso ed essere transitivi o intransitivi a seconda del contesto e del significato con cui vengono usati. Proprio per questo, quando analizziamo i verbi e facciamo l’analisi logica dobbiamo sempre prestare attenzione al contesto della frase e cercare di capire tutti gli elementi che la compongono per evitare ogni dubbio.

Ecco alcuni esempi:

VERBO USO TRANSITIVO USO INTRANSITIVO
Correre Ho corso un bel rischio. Sono corso da te appena ho saputo.
Finire Marta ha finito i compiti. La lezione è finita.
Fuggire Ho fuggito il pericolo. Sono fuggito di corsa.
Passare Giacomo mi ha passato la palla. Quanto tempo è passato!