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La normativa DSA di riferimento è la Legge 170 del 2010. L’articolo 5 si occupa delle misure educative e didattiche di supporto e dice che “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”. L’obiettivo è una didattica individualizzata e personalizzata, che tenga conto delle caratteristiche e dei punti di forza dei singoli.
Le Linee guida per il diritto allo studio degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, pubblicate nel 2011 a completamento della Legge 170/2010, distinguono con precisione i due concetti di apprendimento individualizzato e personalizzato.
Gli insegnanti devono consentire a tutti studenti di sfruttare al meglio le risorse disponibili. La normativa DSA, perciò, prevede la predisposizione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato) per ciascun ragazzo con DSA. Il PDP tiene conto delle modalità di apprendimento del singolo studente e deve essere condiviso con la famiglia, che conosce le sue difficoltà quotidiane.
Il PDP prevede:
Non esiste infatti un unico metodo né ci sono degli strumenti universali adatti a tutti gli studenti con DSA, ma si possono elaborare diverse strategie.
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria, senza peraltro facilitare il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti, tuttavia, non è immediato e i docenti, anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto, avranno cura di sostenerne l’uso da parte di studenti con DSA.
Sono strumenti compensativi:
Le misure dispensative sono interventi che consentono allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. L’adozione delle misure dispensative dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione. Sono misure dispensative:
Per un bambino a cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento, il successo scolastico significa raggiungere gli stessi risultati degli altri. Il percorso, però, deve essere personalizzato. Ogni alunno è diverso e quindi va aiutato in modalità diverse.
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