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One Planet One Future: l’ambiente visto attraverso l’arte in una serie di video pillole sull’Oceano, gli animali in via di estinzione, i ghiacciai e i rifiuti. Redooc e l’artista ambientale Anne de Carbuccia presentano la nuova lezione “Conversazioni su Arte e Scienza“, ricca di video pillole sui temi di Educazione Ambientale.
L’artista ambientale Anne de Carbuccia fondatrice della Time Shrine Foundation e dell’Associazione One Planet One Future e Chiara Burberi fondatrice di redooc.com affrontano il tema di come Arte ed Educazione siano potenti alleati nel sensibilizzare e coinvolgere i giovani nella lotta all’emergenza climatica. L’evento è moderato da Donatella Cambosu, giornalista e fondatrice di The Good in Town.
Il webinar rientra nel programma di #All4Climate, il progetto promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e che mira a promuovere un dialogo attivo e costruttivo sulle sfide della crisi climatica e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
“Con il progetto One Planet One Future giro il mondo per raccontare la straordinaria bellezza del nostro pianeta. È un mio modo artistico di documentare le cose attraverso le mie installazioni, i Timeshrines. E attraverso queste storie, queste installazioni, vi faccio vedere tutto quello che ho visto, ma più di tutto vi faccio vedere quello che abbiamo, quello che stiamo per perdere ma anche quello che abbiamo già perso.”
“I Timeshrines sono installazioni simboliche create per celebrare e catturare la bellezza della natura che sta scomparendo dal pianeta. Uso due simboli, una clessidra che è uno dei modi più antichi per misurare il tempo e un teschio o Vanitas che è un simbolo molto antico che ci ricorda che nel corso della nostra vita abbiamo il potere di scegliere ogni giorno tra una vita positiva e produttiva oppure una superficiale e vana, da qui il termine vanitas.”
“Credo che mi chiamino artista ambientale perché cerco attraverso il mio lavoro di dare una voce all’ambiente e al nostro pianeta ma più di tutto alle sfide del nostro pianeta. Però alla fine sono un’artista. Solo che spesso la gente ti vuole mettere in un cassetto e quindi io sono nel cassetto dell’artista ambientale.”
“Con questo progetto, ho scelto di comunicare attraverso la bellezza e l’estetica perché credo che tanta gente sia veramente stufa di sentire parole brutali e di vedere immagini forti e quindi gira la testa. Invece, se riusciamo attraverso la bellezza a passare dei messaggi importanti per il pianeta, secondo me è molto più efficace”
“Sicuramente il fatto che io venga da un’isola, la Corsica ha giocato un ruolo importante perché ovviamente conosco bene i fondali e da quando ero bambina li ho visti cambiare tanto. Quindi, nel mio progetto, ho voluto subito parlare dell’Oceano perché è molto importante sapere quanto la nostra vita dipenda dall’Oceano ma più di tutto quanto, ad oggi, il futuro dell’Oceano dipenda da noi. L’Oceano è veramente il nostro più grande alleato, e si sa ancora così poco. Oltre il fatto che assorbe tantissimo della nostro anidride carbonica, è anche l’elemento che produce più del 50% del ossigeno del pianeta: un respiro ogni due! È incredibile!”
“Questa sesta estinzione non è un problema di domani ma un problema di adesso. La stiamo vivendo in questo momento e bisogna pensare che in paragone con le altre estinzioni, sta accadendo centinaia di volte più veloce. Siamo noi come specie umana che stiamo distruggendo tante di queste specie, tante sono già sparite. Non solo specie animali ma anche vegetali, attraverso la pesca illegale, il traffico di questi animali e anche nella distruzione del loro habitat. Noi stiamo distruggendo una parte del loro luogo di vita.”
“Vorrei farvi una domanda: vogliamo vivere in un mondo senza tigri? Oggi scegliamo noi! Perché in questo momento siamo noi umani che decidiamo chi vive o no su questo pianeta.”
“Negli ultimi anni ho visto che i ghiacciai sono proprio cambiati. Da un anno all’altro si vedeva veramente il cambiamento ad occhio nudo. Il decennio 2011-2020 è stato il più caldo mai registrato e alcuni recenti studi dicono che un terzo dei ghiacciai del mondo si scioglierà prima del 2100. La situazione è così grave che per esempio in Europa alcuni ghiacciai vengono coperti per evitare che si sciolgano troppo velocemente!”
“Sì, la spazzatura è veramente qualcosa che ho visto crescere con il passare degli anni, Ma la cosa più scioccante per me, la ragione per cui è diventata una grossa parte del mio progetto, è che ho cominciato a vedere la spazzatura in luoghi assolutamente inaspettati, come ad esempio sul monte Everest! Quello è stato veramente un grande shock: pensare a dei posti come incontaminati e privi di rifiuti e vedere invece quanto la nostra spazzatura sia arrivata fino a lì.”
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