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Con i verbi, capita a tutti di imbattersi in dubbi del tipo “qual è l’indicativo imperfetto del verbo disfare?”. “E il passato remoto di cuocere?”. “E il congiuntivo imperfetto di dare?”. O ancora “il participio passato di splendere?”. Dubbi che la Grammatica di Redooc vi aiuterà a chiarire con un po’ di esercizio e un po’ di sana competizione, trasformandovi in veri campioni dei verbi.
I composti del verbo dire, come benedire, seguono la coniugazione del verbo base. La forma corretta dell’imperfetto, perciò, è benedicevo e non benedivo, ricostruita sul modello dei verbi regolari della terza coniugazione. Lo stesso vale per i composti di fare, come disfare e soddisfare: all’imperfetto è meglio usare, soprattutto in uno scritto formale, disfacevo e soddisfacevo al posto dei più popolari disfavo e soddisfavo.
Con i verbi irregolari arrivano i dolori! Già il nome non fa pensare a nulla di buono e le forme più antipatiche spesso si concentrano proprio al passato remoto. Non c’è niente da fare, i verbi vanno studiati, ma con gli esercizi interattivi di Redooc farlo è più divertente! Per accumulare punti e gettoni, ricordatevi che il passato remoto di cuocere è cossi e quello di crescere è crebbi: i vostri avatar preferiti vi stanno già aspettando!
L’indicativo è il modo della realtà e delle certezze, il modo del “bianco o nero”. È grazie al congiuntivo, invece, che le frasi si colorano di mille sfumature di significato diverse: possibilità, opinioni, dubbi, desideri, ordini, quante tonalità da usare per trasformare la lingua italiana in una vera opera d’arte! Attenzione a non sbagliare colore però! Ricordatevi che i congiuntivi imperfetti di dire e stare sono dessi e stessi e non dassi e stassi. Altrimenti l’opera d’arte diventerà un orribile scarabocchio! E che dire del “se io sarei”, giustamente bacchettato da Lorenzo Baglioni nella sua canzone dedicata al congiuntivo? Un vero “pugno in un occhio”! Con Redooc potrete prendere confidenza con il modo verbale più “maltrattato” dagli italiani e la confusione tra congiuntivo e condizionale nelle ipotetiche introdotte da se sarà solo un brutto ricordo.
“Oggi il sole splende come non ha mai…”? Non state ad arrovellarvi il cervello cercando il participio passato del verbo splendere, non lo troverete! Si tratta infatti di un verbo difettivo, che manca cioè di alcune forme. Come completare la frase allora? Semplice, basta usare un trucchetto e dire “come non ha mai fatto”. D’altro canto ci sono verbi che di participi ne hanno addirittura due, come seppellire. C’è seppellito, con la classica desinenza -ito dei verbi della terza coniugazione, ma c’è anche sepolto, che viene dal latino. E studiando con Redooc vedrete che la paura dei verbi alla fine sarà morta e… sepolta!
Buon allenamento con redooc.com!
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