Inquinamento e Soluzioni

“I nostri rifiuti sono una forza negativa che danneggia noi e ogni altra creatura vivente sul pianeta. Devono essere riciclati e riutilizzati!”

Appunti

Inquinamento e Soluzioni (parte 1) è una lezione di 16 minuti che racconta l’impatto e l’entità dei danni causati dall’impronta umana al pianeta e a tutte le specie. Ma oggi possiamo trasformare questo enorme problema in un’opportunità. 

“Dobbiamo fare una scelta e decidere ora. Vogliamo che la nostra archeologia sia la nostra spazzatura??? “

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Introduzione

Video youtube

Con le installazioni create durante i suoi viaggi Anne ci racconta come ha trovato inquinamento e rifiuti nei luoghi più inaspettati, spesso senza cercarli. 

Descrivendo la nuova era in cui viviamo, “l’Antropocene”, nella quale l’attività umana impatta non solo il clima e gli ecosistemi ma anche la nostra salute, Anne introduce alcune soluzioni che l’economia circolare sta già offrendo per fare di questo problema un’opportunità.

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Arte e scienza - BEAUTY & TRASH 1 - 2

MIOSKOL, WEST PAPUA, JANUARY 2018

MIOSKOL, WEST PAPUA, JANUARY 2018

Ogni volta che guardo l'orizzonte sull'Oceano sono ispirata dalla bellezza, dall'avventura e dalla speranza. Il mio viaggio verso Raja Ampat ha accentuato tutti questi sensi. Le conchiglie sono gioielli perfetti, avremmo dovuto continuare ad usarli come monete. Ne avevo così tante alla mia portata, era come contemplare un tesoro, uno scrigno di tempo e bellezza. Non potevo lasciare le isole senza onorare e raccontare i miei sette mari.

Non metterò cera sulle mie sculture per farle sembrare perfette. Viviamo in un'epoca in cui solo la sincerità può salvarci. La spiaggia sperduta che ho scelto era uno splendore ma un mare di plastica ne deturpava la bellezza. Ho osservato tutta questa plastica invadere la spiaggia con la marea, ribaltandosi sulla battigia, in un muto messaggio di parole non dette. Non rinuncerò ai miei sogni ma non sarò nemmeno portatrice di menzogne. Voglio condividere la bellezza, ma devo anche mostrare ciò che è brutto.

APPROFONDIMENTI

Come abbiamo visto si stima che produciamo più di 2 miliardi di tonnellate di rifiuti all’anno, generando ogni anno 1,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente, pari a ben il 5% delle emissioni globali! Se questa tendenza non verrà invertita si prevede che le emissioni generate dalla gestione dei rifiuti entro il 2050 saranno pari a 2.6 miliardi. 

I rifiuti elettrici ed elettronici (e-waste) sono la categoria di rifiuti in più rapida crescita al mondo. Si stima che nel 2019, ne siano state prodotte 53,6 milioni di tonnellate in tutto il mondo, ma solo il 17,4% di queste è stato registrato come raccolto e opportunamente riciclato. 

Anche nell’Unione Europea l’e-waste è la categoria di rifiuti che cresce più velocemente e di cui si ricicla meno del 40%. Di cosa si tratta esattamente? 

I rifiuti elettronici ed elettrici includono una varietà di prodotti diversi che vengono gettati dopo essere stati utilizzati per un breve o lungo periodo: i grandi elettrodomestici, come le lavatrici e le stufe elettriche, le apparecchiature informatiche e di telecomunicazione (smartphone, computer portatili, stampanti), le apparecchiature di consumo (videocamere, lampade fluorescenti) e i pannelli fotovoltaici nonché i piccoli elettrodomestici (aspirapolvere, tostapane).

Questi dispositivi contengono materiali potenzialmente nocivi che inquinano l'ambiente e aumentano i rischi per le persone addette al loro riciclaggio. Per questo motivo è ancora più importante riciclare correttamente questi prodotti; ma non solo è importante che proviamo prima di buttare via un oggetto a ripararlo facendo leva sul nostro "diritto alla riparazione". 

E’ importante riciclare i rifiuti elettronici non solo per tenere fuori dalle discariche materiali tossici quali piombo e mercurio, ma per recuperare elementi rari e preziosi come cobalto e indio.

Arte e scienza - HIGH ALTITUDE TRASH 1

VIEW OF EVEREST, KHUMBU ICEFALL, LOTHSE, NUPTSE, LHO LA, 17,800 FEET, MAY 27, 2016

Caro Everest, io ti amo e credo che anche tu mi voglia bene, senz’altro mi hai risparmiata in tanti modi. Siamo biologicamente programmati per amarti e ammirarti da lontano: ad altitudini superiori ai 7.000 metri le cellule umane muoiono, questa è scienza non cuore. Così ci ha fatti la natura.

Durante i dodici giorni della mia rapida salita ho visto persone scendere a tentoni dalla tua vetta, piene di meraviglia, shock e tristezza. Tanti sono morti quella settimana. Ho seguito le tracce che tutti lasciamo dietro di noi: la spazzatura, i cadaveri, le bombole di ossigeno, i rifiuti degli uomini lungo i tuoi fianchi: discariche ghiacciate, rischi ambientali surgelati.

Nella nostra epoca abbiamo deciso di ignorare le regole della natura; non dovremmo almeno farlo senza lasciare alle generazioni future una traccia permanente del nostro passaggio?

APPROFONDIMENTI

Si prevede che i rifiuti globali crescano fino a 3,40 miliardi di tonnellate entro il 2050, più del doppio della crescita della popolazione nello stesso periodo. Laddove i rifiuti non possono essere evitati, il riciclaggio porta a un notevole risparmio di risorse. Per esempio, per ogni tonnellata di carta riciclata si possono risparmiare 17 alberi e il 50% di acqua. Portare la propria borsa riutilizzabile e chiedere ai bar e ristoranti di smettere di usare cannucce di plastica aiuta a ridurre i rifiuti di plastica. Il riciclaggio crea anche posti di lavoro: il settore del riciclaggio impiega 12 milioni di persone solo in Brasile, Cina e Stati Uniti. Anche abbigliamento, calzature e biancheria per la casa sono responsabili di inquinamento idrico, emissioni di gas a effetto serra e discariche. La fast fashion (letteralmente 'moda veloce'), che consente una disponibilità costante di nuovi stili a prezzi molto bassi, ha portato a un forte aumento della quantità di indumenti prodotti, utilizzati e poi scartati. A livello mondiale, meno dell'1% degli indumenti viene riciclato come vestiario, in parte a causa di tecnologie inadeguate. Ma non solo si stima che la produzione tessile sia responsabile di circa il 20% dell'inquinamento globale dell'acqua potabile a causa dei vari processi a cui i prodotti vanno incontro, come la tintura e la finitura. Il lavaggio di indumenti sintetici rappresenta il 35% del rilascio di microplastiche primarie nell'ambiente che possono finire nella catena alimentare!

Mediamente abbiamo più vestiti di quanti ne usiamo. Chiediamoci prima del prossimo acquisto: ne ho davvero bisogno? Ricordiamoci poi che quando acquistiamo un prodotto possiamo sempre scegliere quel produttore che per tipologia di materiali usati, imballi etc. risulta essere più sostenibile degli altri.
Un’altra buona soluzione è quella di acquistare abiti di seconda mano o vintage. Comprare abiti usati è diventato di moda e non solo per motivi economici. È anche un modo per creare uno stile proprio rispetto al “fast fashion”, che spinge tutti a comprare le stesse cose grazie a un prezzo accessibile.

Arte e scienza - DISPOSABLE SUNSET

73.4214° E, 4.22860° N, MALDIVES, MARCH 2016

Al mio arrivo, uscendo dalla stanza, mi sono trovata sulla spiaggia dell’hotel, magnificamente curata in tutta la sua naturalezza. Sull’acqua due bottiglie di plastica galleggiavano nel tramonto. Abbiamo trascorso i successivi cinque giorni a raccogliere le nuove visitatrici di plastica che sopraggiungevano con le maree, sotto gli occhi degli altri turisti ignari della tragedia che si stava compiendo. Ero l’unica che le cercava e l’unica che le vedeva.

L’ultimo giorno abbiamo rimesso le bottiglie nel loro nuovo regno per qualche attimo e creato questo TimeShrine.

APPROFONDIMENTI

L’impiego della plastica ha di certo contribuito a migliorare le nostre vite, ma il continuo aumento della sua produzione e il mancato riciclo si traduce inevitabilmente in un incremento dei rifiuti plastici rilasciati o abbandonati nell’ambiente. 

In tutto il mondo, ogni minuto vengono acquistate un milione di bottiglie di plastica, mentre ogni anno vengono utilizzati cinque trilioni di sacchetti di plastica monouso (ci sono 12 zeri in questo numero)!  

Le mascherine di plastica svolgono un ruolo essenziale nel limitare l’ulteriore diffusione della COVID-19. Tuttavia si è assistito ad un brusco aumento dei rifiuti di plastica dovuto alla domanda di mascherine e guanti.  In totale, metà di tutta la plastica prodotta è progettata per essere utilizzata una sola volta e poi gettata via.

l consumo e la produzione di plastica comportano il ricorso a grandi quantità di combustibili fossili, con gravi conseguenze per l’ambiente e l’evoluzione dei cambiamenti climatici. Se la produzione e l’utilizzo di plastica continueranno ad aumentare come previsto entro il 2050 questo settore rappresenterà il 20 % del consumo mondiale di petrolio: un netto aumento rispetto all’attuale 7 %.

Approfondimenti

Approfondimenti da sviluppare in ricerche individuali o di gruppo:

1. Invece di essere riciclati e riutilizzati, i nostri rifiuti si trasformano in una forza negativa che inquina noi e ogni altra creatura vivente sul pianeta. Cosa puoi fare per ridurre la quantità di rifiuti che produci? 

Sicuramente fare la raccolta differenziata in modo corretto, in questo modo il prodotto scartato può essere trasformato ed avere nuova vita. E poi prima di acquistare un nuovo prodotto chiediamoci se effettivamente ci serve.  

Per molti elettrodomestici possiamo inoltre appellarci al “diritto alla riparazione” (o Right to repair) recentemente introdotto dall’Unione Europea che obbliga i produttori lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi e televisori a rispettare determinati criteri di progettazione e realizzazione per fare in modo che risultino facili da riparare. Inoltre, i produttori sono obbligati a rendere disponibili i pezzi di ricambio, finora spesso introvabil. Negli ultimi tempi sono poi nate delle nuove App che consentono di “barattare” gli oggetti che non si utilizzano più ma che ad altre persone potrebbero servire. 

2. Stiamo vivendo nell’epoca dell’Antropocene in cui l’uomo è diventato una forza geologica al pari delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti. Dobbiamo diventare una forza geologica positiva. Come?

Agendo sui nostri consumi, cercando di orientarli verso scelte più sostenibili: usare energia elettrica proveniente da fonti verdi certificate, muoversi utilizzando i mezzi pubblici o la bicicletta. Abbassare il termostato di un grado in inverno ed alzarlo in estate è un comportamento che garantisce risparmio energetico, ma anche un guadagno per il nostro portafoglio. Possiamo anche esser proattivi, piantando alberi nei nostri giardini o sui nostri balconi e partecipando a esperienze di piantumazione di alberi. Infine, non dimentichiamo che scegliendo i nostra rappresentanti in parlamento e in Comune possiamo influenzare le decisioni prese in materia di ambiente 

Esercitazione pratica: vivere un giorno senza plastica

Immagina la tua giornata. Inizia con la tua routine mattutina. Spazzolino. Doccia. Lavoro. Scuola. Pranzo. Shopping.

Ora, immagina di passare la tua giornata senza un solo pezzo di plastica. Puoi farlo?

Dipendiamo dalla plastica. Ma puoi aiutare ad assicurarti che la plastica che usi non raggiunga il fondo dell'oceano. Il piano in tre è un ottimo punto di partenza: riduci drasticamente la quantità di plastica monouso che usi; passa a contenitori e altri articoli di convenienza che puoi riutilizzare; e ricicla ciò che non ti serve più.

Ogni piccola azione può aiutare a invertire la tendenza verso l'inquinamento da plastica.