Esther Duflo

Qui trovi tutte le informazioni essenziali su Esther Duflo, economista francese contemporanea.

Seconda donna a vincere il Nobel per l’Economia

Appunti

Esther Duflo è la seconda donna insignita di un Premio Nobel per l'economia (2019), nonché la persona più giovane ad aver ricevuto tale premio.

Accedi per sempre a tutte le lezioni FREE con video ed esercizi spiegati!

Biografia di Esther Duflo

Esther Duflo nasce a Parigi nel 1972. Padre matematico e madre medico impegnata in progetti umanitari, Duflo cresce risentendo di entrambe le influenze genitoriali: si appassiona dunque ai numeri e alle statistiche, ma si mostra anche estremamente sensibile al tema della povertà e dei possibili sistemi per alleviarla.   

Dopo aver intrapreso studi in storia ed economia all’École Normale Supérieure della capitale francese, il 1999 è l’anno del cambiamento: vola al MIT di Boston dove, oltre a conseguire il dottorato nel più prestigioso istituto di ricerca del mondo, con Abhijit Banerjee e Sendhil Mullainathan fonda il Mit Poverty Action Lab, un centro di ricerca volto a ridurre il tasso di povertà a livello globale, valutando le politiche sociali attraverso parametri scientifici. 

La sua carriera accademica è proseguita parallelamente al suo impegno civile e alla sua attività di ricerca, essendo per questo inserita dal The Economist tra gli otto più influenti economisti al mondo in materia di economia dello sviluppo. I suoi studi sono sempre stati guidati dall’obiettivo di alleviare la povertà, adottando un approccio sperimentale.

Esther Duflo - Seconda donna Premio Nobel per l’Economia

Nel 2019 arriva finalmente il riconoscimento ufficiale: insieme al suo collega e marito Abhijit Banerjee, Duflo viene insignita del Premio Nobel per l’economia. E' la seconda donna a riceverlo. 

Nello stesso anno pubblicano Una buona economia per tempi difficili, opera che si promette di spiegare a un pubblico di “non addetti ai lavori” il succo delle loro ricerche. Nel libro spiegano come, procedendo nelle loro attività di ricerca, si sono resi conto dell’inquietante somiglianza tra problemi fronteggiati dai Paesi ricchi e difficoltà dei Paesi in via di sviluppo. Disuguaglianza, mancanza di fiducia nello Stato, spaccature di natura sociale e politica attanagliano in egual misura Paesi con situazioni economiche contrapposte. 

Attraverso un rigoroso metodo di valutazione di natura sperimentale, Duflo e Banerjee hanno misurato l’impatto degli interventi di aiuto nei Paesi in via di sviluppo, sondando l’efficacia delle scelte politiche adottate in ambito sanitario e scolastico. Così, per mezzo di una valutazione degli impatti, hanno constatato l’erroneità di molti luoghi comuni sugli aiuti: 

“Per esempio, se chiedete a una persona qualsiasi se, a suo parere, la distribuzione generalizzata di libri di testo può incrementare la presenza scolastica nei Paesi in via di sviluppo, probabilmente vi darà una risposta affermativa. Eppure in Kenya, ad esempio, la distribuzione dei libri scolastici gratuiti non ha inciso particolarmente sul livello di istruzione. Nessuno, ovviamente, mette in discussione l’utilità dei libri scolastici, ma quei libri hanno dispiegato la loro efficacia solo tra i bambini che già avevano un grado di istruzione relativamente elevato e, soprattutto, parlavano inglese. A un’attenta e rigorosa valutazione, il luogo comune appare dunque errato.”

Ecco che attraverso i suoi studi, Esther Duflo è riuscita a spiegare la necessità di tornare ai fatti, all’analisi dei dati e ripartire dal concreto per riconoscere l’impatto effettivo degli aiuti sanitari. 

Citazione famosa di Esther Duflo

“L’economia è una cosa troppo importante per lasciarla ai soli economisti; ha il potenziale di trasformarsi in azione per migliorare il mondo”.