Goal 2 - SCONFIGGERE LA FAME

Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

Appunti

Dal 2014 è tornato a crescere il numero di persone che nel mondo soffrono la fame. Complice la pandemia da Covid-19, nel 2020 le persone sottoalimentate sono salite a 811 milioni, ovvero il 10% della popolazione mondiale

Di queste, più della metà vive in Asia: 418 milioni. Tuttavia la fame è cresciuta soprattutto in Africa, dove si stima che il 21% della popolazione sia sottoalimentata: 1 cittadino su 5.

Sempre nel 2020, oltre 3,2 miliardi di persone non hanno avuto accesso continuativamente ad adeguate risorse alimentari. 

Pensiamo che tutto questo non ci riguardi?

2 milioni di famiglie italiane vivono in condizioni dipovertà assoluta, incapaci cioè di permettersi le spese minime necessarie a una vita accettabile. L’incidenza è più alta nelle regioni del Sud, ma rispetto all’anno precedente è cresciuta in modo significativo anche al Nord; è peggiorata nelle fasce più giovani della popolazione ed è rimasta molto elevata tra gli stranieri.

Come può l’agricoltura sostenibile arginare questo catastrofico dato? Se nel territorio italiano dal 2010 al 2017 l’uso di pesticidi e diserbanti in agricoltura è diminuito del 20%, tra il 2016 e il 2017 è tuttavia aumentato l’utilizzo di fertilizzanti.

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La Giornata mondiale dell’alimentazione

Il 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione

Sebbene la Giornata mondiale dell’alimentazione sia stata istituita nel 1979, la sua ideazione affonda le radici in un tempo ancora precedente. È infatti il 1945 quando diverse nazioni si riuniscono e fondano l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (in sigla FAO), un istituto specializzato delle Nazioni Unite per migliorare il sistema alimentare mondiale, limitando i problemi legati alla malnutrizione e alla fame. 

A Seconda Guerra Mondiale appena conclusa, l’idea di sensibilizzare la popolazione mondiale sulle problematiche di povertà, fame e malnutrizione era dunque già emersa nell’istituzione della FAO. Da allora quest’ultima ha come obiettivo principale quello di incoraggiare le persone, a livello globale, ad agire contro questi problemi. 

Sono circa 150 le nazioni che il 16 ottobre osservano annualmente la celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione

Ogni anno la FAO sceglie un tema, che rappresenterà il fil rouge di quella determinata stagione, sul quale si focalizzeranno specifiche attività. L’idea di adottare un tema differente ogni anno è nata nel 1981 al fine di offrire lo stesso spazio a tematiche equamente importanti e fare fronte comune tra i Paesi aderenti. 

La maggior parte dei temi ruotano attorno all'agricoltura, perché solo gli investimenti in questo settore - insieme al supporto per l'educazione e la sanità - potranno modificare la situazione odierna. Non sei convinto/a della centralità del sistema agroalimentare? Eppure il cibo che scegliamo e il modo in cui viene prodotto, preparato e conservato ci rende ingranaggi di questo grande sistema.

Perché ambire alla sostenibilità di questo sistema? Un sistema agroalimentare si definisce sostenibile quando rende disponibili una grande varietà di alimenti in quantità sufficienti e a prezzi accessibili. Meno cibo sprechiamo, più la filiera di approvvigionamento alimentare riesce ad adattarsi a eventuali crisi (climatiche, economiche o pandemiche) e al tempo stesso si limita l’aggravarsi del degrado ambientale. Guarda questa lezione per saperne di più in fatto di consumo e produzione responsabili.

Intervista a Rav Igal Hazan

Video youtube

Video intervista a Rav Igal Hazan di Beteavon.

Target del Goal 2

Ecco l'elenco dei sotto target del Goal 2 dell'Agenda 2030 ONU:

  1. Entro il 2030, eliminare la fame e assicurare a tutte le persone, in particolare i poveri e le persone in situazioni vulnerabili, tra cui i bambini, l'accesso a un’alimentazione sicura, nutriente e sufficiente per tutto l'anno

  2. Entro il 2030, eliminare tutte le forme di malnutrizione, incluso il raggiungimento, entro il 2025, degli obiettivi concordati a livello internazionale sull’arresto della crescita e il deperimento dei bambini sotto i 5 anni di età, e soddisfare le esigenze nutrizionali di ragazze adolescenti, in gravidanza, in allattamento e delle persone anziane

  3. Entro il 2030, raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei produttori di alimenti su piccola scala, in particolare le donne, le popolazioni indigene, le famiglie di agricoltori, pastori e pescatori, anche attraverso l’accesso sicuro e giusto alla terra, ad altre risorse e stimoli produttivi, alla conoscenza, ai servizi finanziari, ai mercati e alle opportunità che creino valore aggiunto e occupazione non agricola

  4. Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri, e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo

  5. Entro il 2020, assicurare la diversità genetica di semi, piante coltivate e animali da allevamento e domestici e le loro specie selvatiche affini, anche attraverso banche del seme e delle piante gestite e diversificate a livello nazionale, regionale e internazionale, e promuovere l'accesso e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali collegate, come concordato a livello internazionale

  6. Aumentare gli investimenti, anche attraverso una cooperazione internazionale rafforzata, in infrastrutture rurali, servizi di ricerca e di divulgazione agricola, nello sviluppo tecnologico e nelle banche genetiche di piante e bestiame, al fine di migliorare la capacità produttiva agricola nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati

  7. Correggere e prevenire restrizioni commerciali e distorsioni nei mercati agricoli mondiali, anche attraverso l'eliminazione parallela di tutte le forme di sovvenzioni alle esportazioni agricole e tutte le misure di esportazione con effetto equivalente, conformemente al mandato del “Doha Development Round”

  8. Adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e dei loro derivati ​​e facilitare l'accesso tempestivo alle informazioni di mercato, anche per quanto riguarda le riserve di cibo, al fine di contribuire a limitare l’estrema volatilità dei prezzi alimentari.

Situazione mondiale in materia di fame

Dopo anni di declino, dal 2014 è tornato a crescere il numero di persone che soffrono la fame. Nel 2015 erano denutriti 784 milioni di individui, nel 2017 sono stati 821 milioni.
La maggior parte di questi vive nell’Africa sub-Sahariana o nell’Asia meridionale.

Per migliorare la food security è importante investire nelle piccole aziende agricole che producono la maggior parte del cibo di tutto il mondo.

Situazione europea: goal 2

La situazione resta complessivamente stabile per gli anni 2010-2017, risentendo di piccole fluttuazioni degli indicatori elementari che tendono a compensarsi tra di loro. Dal 2014 al 2017, infatti, l’indicatore composito mostra una moderata crescita dovuta al miglioramento della produttività agricola e delle coltivazioni biologiche, che passano dal 5,1% al 7% della superficie agricola utilizzata.

È importante sottolineare, però, l’aumento continuo delle emissioni di ammoniaca del settore agricolo.

Situazione italiana: goal 2

Il Rapporto ASviS 2019 evidenzia un significativo miglioramento per quanto riguarda il Goal 2 in Italia. In particolare, l’incremento riguarda il periodo 2010-2016, in cui la produzione agricola e l’estensione delle superfici destinate al biologico sono aumentate, mentre è diminuito l’utilizzo di pesticidi e diserbanti in agricoltura. A livello territoriale, la situazione migliora in quasi tutte le regioni italiane e soprattutto in Umbria e nel Lazio, dove migliorano gli indicatori relativi all’alimentazione, alla produzione del settore agricolo e all’aumento della quota di superficie agricola utilizzata investita da coltivazioni biologiche. Subiscono invece un peggioramento della situazione rispetto alla media italiana la Lombardia e il Veneto.

Sono stati numerosi gli interventi recenti con un impatto sul superamento della povertà alimentare, sul nesso tra alimentazione e salute e sulla crescita sostenibile del sistema alimentare. La Legge di Bilancio 2019 ha aumentato lo stanziamento del Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti, mentre con il cosiddetto “decreto Semplificazioni” sono state apportate modifiche alle disposizioni sull’etichettatura dei prodotti alimentari, dando la possibilità di estendere a tutti i prodotti l’indicazione obbligatoria del luogo di provenienza geografica. Rispetto alla crescita sostenibile del settore agricolo si segnalano il d.l. 27 del 29 marzo 2019, recante "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli” e il d.l. 35 del 2019 contenente “misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.

Proposte ASviS per il raggiungimento del Goal 2

Video youtube

L’ASviS ritiene fondamentale:

  • ripensare le strategie per l’innovazione di prodotto, processo e commerciali ispirandole sempre di più ai principi dell’economia circolare
  • definire un piano di incentivi a sostegno del cambio di paradigma del settore agro-alimentare
  • favorire la diffusione delle migliori pratiche per una agricoltura 4.0
  • favorire l’accesso dei giovani alla terra
  • incoraggiare la collaborazione del mondo universitario con gli operatori economici locali per garantire la sostenibilità della filiera agroindustriale e contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro
  • accrescere la performance del sistema di sostegno alla povertà alimentare (Banco Alimentare, mense poveri, ecc.)
  • rafforzare il rapporto diretto tra consumatore e produttore (filiera corta)
  • investire in campagne di sensibilizzazione ed educazione alimentare e nutrizionale volte ad orientare le persone verso panieri alimentari con un miglior rapporto qualità-prezzo
  • rivisitare il funzionamento del sistema di ristorazione collettiva
  • rafforzare il sistema di controllo sull’affidabilità delle informazioni che vengono diffuse ai consumatori per non importare “prodotti a rischio”. 

 

Tutti i contenuti della lezione sono tratti da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).