Intervista a Regina De Albertis

Video intervista a Regina De Albertis di Borio Mangiarotti.
Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
A livello globale crescono le imprese dei settori ad alta e media tecnologia, che rappresentano il 45% del valore totale della produzione.
In Italia migliorano gli indicatori relativi alla diffusione della banda larga, all’utilizzo di internet, al tasso di ricercatori e alla quota di merci trasportate su ferrovia.
Video intervista a Regina De Albertis di Borio Mangiarotti.
Ecco l'elenco dei sotto target del Goal 9 dell'Agenda 2030 ONU:
Sviluppare infrastrutture di qualità, affidabili, sostenibili e resilienti, comprese le infrastrutture regionali e transfrontaliere, per sostenere lo sviluppo economico e il benessere umano, con particolare attenzione alla possibilità di accesso equo per tutti
Promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e, entro il 2030, aumentare in modo significativo la quota del settore di occupazione e il prodotto interno lordo, in linea con la situazione nazionale, e raddoppiare la sua quota nei paesi meno sviluppati
Aumentare l'accesso dei piccoli industriali e di altre imprese, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compreso il credito a prezzi accessibili, e la loro integrazione nelle catene e nei mercati di valore
Entro il 2030, aggiornare le infrastrutture e ammodernare le industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e dei processi industriali, in modo che tutti i paesi intraprendano azioni in accordo con le loro rispettive capacità
Potenziare la ricerca scientifica, promuovere le capacità tecnologiche dei settori industriali in tutti i paesi, in particolare nei paesi in via di sviluppo, anche incoraggiando, entro il 2030, l'innovazione e aumentando in modo sostanziale il numero dei lavoratori dei settori ricerca e sviluppo ogni milione di persone e la spesa pubblica e privata per ricerca e sviluppo
Facilitare lo sviluppo sostenibile e resiliente delle infrastrutture nei paesi in via di sviluppo attraverso un maggiore sostegno finanziario, tecnologico e tecnico ai paesi africani, ai paesi meno sviluppati, ai paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo
Sostenere lo sviluppo della tecnologia domestica, la ricerca e l’innovazione nei paesi in via di sviluppo, anche assicurando un ambiente politico favorevole, tra le altre cose, alla diversificazione industriale e a conferire valore aggiunto alle materie prime
Aumentare significativamente l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sforzarsi di fornire un accesso universale e a basso costo a Internet nei paesi meno sviluppati entro il 2020.
Crescono le imprese dei settori ad alta e media tecnologia, che rappresentano il 45% del valore totale della produzione.
Parallelamente, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono passati dai 739 miliardi di dollari del 2000 a 2mila miliardi di dollari nel 2016.
Il 90% della popolazione mondiale vive in zone coperte da reti 3G o superiori, ma per molte persone i costi di accesso sono troppo elevati. Infatti, soltanto poco più della metà della popolazione utilizza Internet.
Il Goal 9 è uno dei cinque Obiettivi per cui tra il 2010 e il 2017 la situazione è rimasta stabile nei Paesi dell'Unione europea.
L’indicatore composito registra un andamento stabile durante il periodo 2010-2017 in quanto i miglioramenti dovuti all’aumento sia del numero di occupati impegnati in attività di ricerca e sviluppo (R&S) sia della quota di spese in R&S sul PIL (2,1% nel 2017, valore ancora distante dal target del 3% di Europa 2020), vengono bilanciati dalla riduzione del trasporto merci su rotaia e delle domande di brevetto.
Il Rapporto ASviS 2019 evidenzia un continuo miglioramento per quanto riguarda il Goal 9 in Italia, dovuto a un aumento degli indicatori relativi alla diffusione della banda larga, all’utilizzo di internet, al tasso di ricercatori e alla quota di merci trasportate su ferrovia. A livello regionale, sebbene il miglioramento del Goal interessi tutte le regioni italiane, il Mezzogiorno continua a registrare un’ampia distanza dalla media italiana. Le regioni che migliorano maggiormente tra il 2010 e il 2017 e che raggiungono i valori più elevati sono il Piemonte e l’Emilia-Romagna.
Con la Legge 14 giugno 2019 n. 55, il Decreto Sblocca Cantieri ha introdotto alcune importanti novità nel settore dei lavori pubblici, a partire dalla riforma del Codice degli Appalti, prevedendo alcune forme di semplificazione al fine di velocizzare l’iter di realizzazione delle opere pubbliche e la revisione verso il basso delle soglie per l’affidamento di lavori, ma vi sono dubbi sull’efficacia degli effetti previsti.
Riguardo alla digitalizzazione e all’ammodernamento delle infrastrutture esistenti, il Governo sta portando avanti il piano delle Smart road per creare infrastrutture stradali dotate di piattaforme di osservazione, monitoraggio e previsione del traffico, in vista della sinergia tra infrastrutture digitali e veicoli di nuova generazione, con una prima sperimentazione a Torino e a Modena. Dal collasso del Ponte Morandi a Genova è emersa la concreta e urgente necessità di applicare alle infrastrutture presenti sul territorio italiano sistemi di monitoraggio capaci di analizzarne lo stato in modo continuo.
In relazione alle reti e le connessioni digitali, è stato presentato il Piano di sviluppo della banda ultra larga per l’anno 2019 ed è stato avviato dal Mise il progetto “Piazza Wifi Italia”, per il quale è stato previsto un finanziamento ulteriore di 45 milioni di euro.
L’ASviS ritiene fondamentale:
Tutti i contenuti della lezione sono tratti da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).