Intervista a Enrico Giovannini

Video intervista a Enrico Giovannini di ASviS.
Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Nel 2018 in diminuzione del 2,7% gli aiuti pubblici verso i Paesi in via di sviluppo, rispetto al 2017.
Dopo sei anni di aumento costante, nel 2018 la spesa per Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) in Italia è diminuita in modo significativo con una riduzione del 21,3% in termini reali rispetto al 2017, cifra destinata a scendere ancora stando alle previsioni della Legge di Bilancio 2019.
Video intervista a Enrico Giovannini di ASviS.
I sotto target del Goal 17 dell'Agenda 2030 ONU sono relativi a questi ambiti:
- Coerenza politica e istituzionale
- Partenariati multilaterali
- I dati, il monitoraggio e la responsabilità
Per conoscere nel dettaglio i 19 target del Goal 17 scarica la scheda:
Nel 2018 gli aiuti pubblici verso i Paesi in via di sviluppo (Official Development Assistance, ODA) sono ammontati a 149 miliardi di dollari netti, con un decremento del 2,7% rispetto al 2017 in termini reali: il declino è dovuto alla riduzione degli aiuti rivolti all’accoglienza dei rifugiati, mentre quelli rivolti a progetti bilaterali o all’assistenza tecnica sono aumentati dell’1,3% in termini reali.
Il Goal 17 è uno dei due Obiettivi per cui tra il 2010 e il 2017 l'Unione europea ha registrato un sensibile peggioramento.
In questo caso, l’andamento negativo dell’indicatore risente delle diminuzioni sul piano delle importazioni europee da Paesi in via di sviluppo e dell’aumento del debito pubblico. Questi peggioramenti sono solo in parte bilanciati dalla crescita della quota di Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) sul reddito nazionale lordo.
Inoltre, la quota di tasse ambientali sul totale delle entrate fiscali è diminuita continuamente dal 2010, attestandosi al 6,1% nel 2017.
Dopo sei anni di aumento costante di Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), nel 2018 la spesa per Aps in Italia è diminuita in modo significativo con una riduzione del 21,3% in termini reali rispetto al 2017, cifra destinata a scendere stando alle previsioni della Legge di Bilancio 2019 che prevede fondi per 5,1 miliardi di euro per il 2019, 4,7 nel 2020 e 4,7 nel 2021.
Manca in Italia un approccio coerente alle politiche di sostenibilità interne ed esterne. Nel caso della cooperazione internazionale, la Legge 125/2014 prevede una catena di responsabilità per il monitoraggio della coerenza delle politiche, ma i relativi meccanismi pratici non sono pienamente operativi: il Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (Cics) e il Comitato nazionale per la cooperazione allo sviluppo (Cncs) si sono riuniti solo saltuariamente, mentre l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) non ha mai funzionato completamente a causa della mancanza di risorse umane e di una scarsa chiarezza nella divisione dei compiti rispetto al Maeci. Ancora in stasi l’operatività della riforma del Terzo Settore a causa della mancata entrata in vigore del Registro Unico del Terzo Settore, con tutti gli impatti conseguenti sulla fiscalità e gli adeguamenti statutari delle organizzazioni.
La cooperazione internazionale è la proiezione all’esterno, da parte dell’Italia, di tutti i Goal dell’Agenda 2030. Quindi, la sua efficacia dipende dall’adozione di un approccio “coerente” alle politiche di sostenibilità interne ed esterne, visione che oggi manca nel nostro Paese, anche se le normative vigenti prevedono strutture responsabili del coordinamento e del controllo della coerenza dei singoli interventi.
L’ASviS propone:
Tutti i contenuti della lezione sono tratti da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).