Prerequisiti per studiare Brunelleschi
Per studiare Brunelleschi è necessario conoscere il Rinascimento.
Scopri la vita e le opere di Filippo Brunelleschi, uno dei padri del Rinascimento fiorentino e il primo ingegnere dell’età moderna.
Nato a Firenze nel 1377, Brunelleschi impara la lavorazione dei metalli e il disegno presso la bottega di un orafo, amico del padre.
Dal 1402 al 1404 è a Roma con Donatello, dove avviene il fondamentale incontro con l’arte degli antichi.
Ideatore della prospettiva centrale, Brunelleschi non è solo architetto, ma anche progettista e ingegnere. Il suo capolavoro è la Cupola di Santa Maria del Fiore.
Muore a Firenze nel 1446.
Per studiare Brunelleschi è necessario conoscere il Rinascimento.
Con Brunelleschi si ha il superamento della figura del capomastro medievale. Segue infatti da vicino i lavori dei suoi cantieri, ideando macchinari e realizzando modellini in scala dei suoi progetti per poter meglio istruire le maestranza.
Le sue opere più importanti sono:
I lavori di realizzazione della Cupola vanno dal 1420 al 1436.
In un primo momento a Brunelleschi viene affiancato Lorenzo Ghiberti. Tra i due non correva buon sangue, così Brunelleschi trova un modo per far esautorare il collaboratore. Fingendosi malato per alcuni giorni, lascia Ghiberti a condurre da solo i lavori, ma questi non procedono. Tornato in cantiere, mette in evidenza come senza di lui l’opera si fosse arrestata, dimostrando l’incapacità del rivale, che viene rimosso dall’incarico.
Terminata la Cupola, nel 1436 viene indetto un nuovo concorso per la realizzazione della lanterna. Ancora una volta è Brunelleschi a vincere e dopo la sua morte i lavori verranno portati a termine da Andrea del Verrocchio, che realizzerà la sfera in bronzo posta in cima.
Di Filippo Brunelleschi e della realizzazione della Cupola si parla anche nella serie TV “I Medici – Masters of Florence”. Guarda il video.
Meno nota è l’attività di Brunelleschi come scultore.
Alla sua mano sono riconducibili con certezza la formella tetralobata con Sacrificio di Isacco (oggi al Museo del Bargello) e il crocifisso ligneo in Santa Maria Novella.
Il corpo di Cristo, adagiato con grazia sulla croce, presenta una perfetta resa anatomica e si inserisce all’interno di un quadrato (l’altezza corrisponde alla larghezza delle braccia) secondo il canone vitruviano.
L’opera è datata tra il 1410 e il 1415.
Credits I, Sailko, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons