Prerequisiti per studiare Mazzini
Per studiare Mazzini è necessario conoscere il Risorgimento.
Mazzini nasce in Italia, ma conduce buona parte della sua vita come esule, fondando società segrete come la Giovine Italia e la Giovine Europa le quali, in maniera clandestina e violenta, tenteranno di sollevare il popolo italiano contro i dominatori stranieri, innestandosi nel più vasto panorama europeo delle rivendicazioni dei popoli oppressi.
Giuseppe Mazzini, a cui oggi sono intitolate vie e piazze, non è sempre stato visto di buon occhio dai governanti italiani anzi, a un certo punto, su di lui grava una condanna a morte, come per Garibaldi, che lo costringe a riparare all’estero.
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Per studiare Mazzini è necessario conoscere il Risorgimento.
Giuseppe Mazzini nasce a Genova nel 1805. Ancora soltanto venticinquenne viene arrestato per attività cospirativa, mostrando già la sua tempra e i suoi ideali repubblicani, impegnandosi in prima persona a rischio della propria incolumità, accettando di vivere come esule per scampare agli arresti e alle condanne a morte, ma senza tuttavia rinunciare ai suoi ideali e alla loro messa in pratica.
Fonda diverse associazioni, tra cui la Giovine Europa, dimostrando con ciò uno spiccato spirito cosmopolitico e una coerente vocazione repubblicana senza confini. Riesce finalmente a tornare nascostamente in Italia soltanto in fin di vita.
Muore a Pisa nel 1872.
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La sua travagliata vicenda personale e politica, costellata di impegno, successi e fallimenti, sempre messa in pericolo da arresti, condanne a morte e fughe in esilio, rendono perfetta la figura di Giuseppe Mazzini per simboleggiare l’ideale romantico, che lotta incessantemente per affermare i propri ideali senza curarsi di sé, spesso combattendo anche contro una sorte avversa, tuttavia incapace di riuscire a domarne il fiero spirito.
Si tratta di una società segreta, inizialmente fondata a Napoli nei primi anni dell’Ottocento, ma successivamente diffusasi nel resto dell’Europa. I suoi membri stringevano un patto di fedeltà e si impegnavano ad aiutarsi mutualmente nel tentativo di liberalizzare le politiche dei vari Stati presenti sul territorio italiano, senza tuttavia mettere in discussione la monarchia. Il giovane Mazzini ne fu affiliato per alcuni anni, prendendo poi un’altra strada per perseguire i propri ideali patriottici.
"Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell’uomo, non dello schiavo".
(Ai giovani d’Italia)
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