Il nazismo

Nel 1933 Hitler prende il potere in Germania e, da quel momento, la corsa agli armamenti in Germania non si arresta più e conduce direttamente dapprima all’anschluss (annessione dell’Austria, 1938) e successivamente all’invasione armata della Polonia (1939). Qualche giorno dopo, il sistema delle alleanze europee entra in gioco e scoppia la Seconda Guerra Mondiale.

Appunti

Nel 1923 il giovane Hitler tenta un colpo di stato a Monaco ma fallisce e viene arrestato. Nel periodo trascorso in prigione scrive il Mein Kampf(La mia battaglia), manifesto programmatico che, a partire dal 1933 inizia a mettere in atto, sia contro gli ebrei, sia contro praticamente tutti gli altri Paesi europei.

Nel 1940, a guerra già iniziata, Germania, Italia e Giappone firmano il “Patto tripartito”, noto anche come “Alleanza dell’Asse” che resterà saldo fino all’8 settembre 1943, quando l’Italia annuncia al mondo il suo schieramento con Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti.

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Prerequisiti per studiare il Nazismo

Per studiare il Nazismo è necessario conoscere:

Mappa mentale del nazismo

Il nazismo è uno dei due esempi di “totalitarismo perfetto” che il Novecento europeo ha conosciuto (l’altro è lo stalinismo). Con questa locuzione si intende il fatto che il potere si trova interamente nelle mani di Hitler e non sussiste alcun contropotere capace di limitarlo in alcun modo, come invece accade in Italia (con la Chiesa cattolica e la Corona).

Un totalitarismo si caratterizza come una dittatura che, oltre al controllo sulle azioni, si fonda anche sul controllo totale della persona, compresa la sua mente, le sue idee, il suo spirito, fino all’ottenimento del consenso incondizionato, che sconfina spesso nell’adorazione, sostenuto dal culto della personalità ottenuto attraverso la propaganda e i mezzi di comunicazione di massa. Altri elementi caratteristici sono la polizia segreta, la violenza sistematica, il terrore, le delazioni e un’ideologia onnipresente e onnipotente.

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La propaganda nazista

Il mito della grande Germania, dell’infallibilità del partito nazista e dell’onnipotenza del führer (guida) Hitler sono stati raggiunti attraverso un’abilissima gestione della propaganda ideologica orchestrata da Goebbels (a cui viene attribuita la frase “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”), attraverso il controllo e l’uso massiccio e ossessivo di ogni mezzo di comunicazione oltre a un’intensa attività di selezione, manipolazione e censura delle informazioni.

La svastica o croce uncinata è un simbolo usato fin dall'antichità da diverse civiltà con vari significati. La sua assunzione a simbolo del Partito nazista, con l'inserimento nella bandiera ufficiale della Germania nazista, è probabilmente dovuta all’erronea convinzione della sua origine indoeuropea o ariana e quindi antisemitica. Induisti e buddisti, però, hanno preso le distanze dall'uso improprio che ne ha fatto il Nazismo e continuano a considerarla un simbolo religioso.  

Hitler e la pittura

Nel biennio 1907-08 il giovane Hitler tenta due volte di diventare un pittore professionista, ma le sue aspirazioni sono tarpate dalla bocciatura all'esame di ammissione dell'Accademia delle Belle Arti di Vienna. Successivamente si dedica anche alla realizzazione di cartoline, ma la sua passione non viene mai coronata da riconoscimenti pubblici, né confluisce in un percorso di formazione accademico.

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Citazione di Hitler

“La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace”

(La mia battaglia, 1925).

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