Prerequisiti per studiare la Seconda Guerra Mondiale
Per studiare la Seconda Guerra Mondiale è necessario conoscere:
- la Prima Guerra Mondiale;
- il Fascismo;
- il Nazismo;
- la lotta partigiana.
Scopri le cause, gli avvenimenti e le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante alla fine della Prima Guerra Mondiale sia stata fondata la Società delle Nazioni (SdN, 1919) ciò non impedisce ai Paesi europei di far deflagrare un secondo conflitto mondiale. Alla fine della guerra la SdN viene disciolta, ma nasce l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU, 1945) che ha lo scopo di prevenire nuovi conflitti e gestire per via diplomatica, politica ed economica le tensioni tra i Paesi del mondo.
Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento si afferma in Germania il partito Nazista, al potere dal 1933 al 1945. In questo brevissimo lasso di tempo il suo capo indiscusso, Adolf Hitler, dà inizio a una forsennata corsa agli armamenti nonché a una serie di politiche molto aggressive, espansioniste e fondate su sentimenti di riscatto e grandezza, che portano dapprima all’acquisizione senza colpo ferire di alcuni territori nel 1938 (Austria, Sudeti in Cecoslovacchia) e nel 1939 (Boemia e Moravia) e successivamente all’invasione della Polonia (1 settembre 1939), che di fatto sancisce lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Per studiare la Seconda Guerra Mondiale è necessario conoscere:
Scopri nel video le cause che hanno portato allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, i principali avvenimenti e le conseguenze più importanti del conflitto fino alla nascita dell'Unione europea.
Quella che nei disegni del Führer sarebbe dovuta essere una “guerra lampo” attraverso la quale la Germania avrebbe facilmente sbaragliato le resistenze europee, con il passare del tempo si trasforma in un conflitto sempre più esteso e durevole fino a diventare, con l’ingresso ufficiale degli Stati Uniti nel 1941, un conflitto planetario vero e proprio che terminerà solamente nel 1945 con un bilancio spaventoso: più di 50 milioni di morti, L’Europa materialmente e moralmente distrutta, e ben due bombe atomiche sganciate sopra Hiroshima e Nagasaki, il 6 e il 9 agosto 1945.
Per approfondire, guarda il video.
Per stampare la mappa mentale con le cause, gli avvenimenti principali e le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, vai in fondo alla lezione.
Con il termine Olocausto (dal greco "bruciato interamente") o Shoah (in ebraico catastrofe) si intende la persecuzione e lo sterminio di circa sei milioni di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Il luogo simbolo è Auschwitz-Birkenau, dove sorge il campo di sterminio più tristemente famoso e dove sono stati ambientati parecchi film che raccontano questa tragedia: tra questi Schindler's List, prodotto e diretto da Steven Spielberg, vincitore di 7 Oscar, di cui puoi vedere il trailer italiano nel video.
Il genocidio nazista mirava alla cosiddetta soluzione finale della questione ebraica, ossia l'annientamento degli ebrei. L'Olocausto però fece anche altre vittime: rom e sinti, disabili, oppositori politici, omosessuali e Testimoni di Geova.
Il 6 e il 9 agosto del 1945 gli Stati Uniti sganciano due bombe atomiche, rispettivamente sopra la città di Hiroshima e di Nagasaki, provocando tra 100.000 e 200.000 vittime dirette, quasi esclusivamente civili, senza contare le decine di migliaia di persone che muoiono successivamente o sviluppano malattie gravi per le conseguenze dell’esposizione alle radiazioni.
I due bombardamenti costrinsero i giapponesi alla resa il 15 agosto 1945: era la fine della Seconda Guerra Mondiale.
A Seconda Guerra Mondiale ancora in corso, si è costretti a prendere atto del fallimento della Società delle Nazioni, fondata alla fine della Prima Guerra Mondiale con lo scopo di mantenere la pace nel mondo. Dopo l’attacco a Pearl Harbour del 1941, il presidente americano Roosevelt comprende la necessità di un’istituzione internazionale capace di proteggere la sicurezza collettiva, difendere la libertà economica ed espressiva, evitando l’uso della forza. Per questo motivo gli Stati Uniti iniziano a sancire con Regno Unito, Cina e Unione Sovietica alleanze e accordi di mutuo soccorso e solidarietà.
La firma ufficiale che decreta la nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) arriva ormai a guerra conclusa, nel 1945 a San Francisco. Qui, 50 stati partecipanti creano uno statuto di regole impensabile fino a pochi anni prima.
Oggi l’ONU ha 6 organi principali: 5 con sede a New York, tra cui Assemblea Generale e Consiglio di Sicurezza, e uno all’Aia, in Olanda, ed è la Corte Internazionale di Giustizia.
Ma come riesce l’ONU a perorare le proprie cause e a raggiungere gli obiettivi che gli Stati membri si sono prefissati? Attraverso il proprio budget, che ammonta circa a 56 miliardi di dollari, versati dalle stesse nazioni membre. L'Assemblea Generale si occupa di decidere il budget annuale e la quota che ogni Paese deve versare all'organizzazione. Il budget viene diviso in 3 parti, dedicate alle seguenti attività:
Il 24 ottobre si festeggia l’anniversario della fondazione di questa organizzazione, dalla cui istituzione il mondo ha vissuto senza conoscere un nuovo conflitto mondiale. Negli ultimi decenni l’ONU ha allargato le proprie competenze e, attraverso svariate agenzie, è attiva nella lotta contro malattie, povertà, malnutrizione e discriminazioni. Il programma più importante ad oggi è l’Agenda 2030: per saperne di più scopri il laboratorio dedicato ai 17 Goal dell'Agenda 2030 dell'ONU.
“L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità”.
(J. F. Kennedy, “Messaggio all’ONU”, 25 settembre 1961)
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