Le particolarità ortografiche dell’italiano ti preoccupano? Impara tutte le regole per l’uso delle consonanti e non farti spaventare dalle eccezioni che, come sai, confermano la regola!
Appunti
Ti ricordi che le consonanti C e G si comportano diversamente a seconda del contesto in cui si trovano? E che dire delle diverse funzioni della lettera H?
Non dimenticare poi la differenza tra CU e QU, la particolarità della famiglia di acqua e le parole speciali come taccuino e soqquadro! Studia anche le doppie e tutte le regole che riguardano i gruppi consonantici come GL, GN, MB, MP e SC.
Contenuti di questa lezione su: L'ortografia delle consonanti
suono duro velare davanti alle vocali A, O e U (carta, gola, culla), davanti a consonante, davanti alla H (chela, ghiro) e in fine di parola;
suono dolce palatale davanti alle vocali E e I (gelo, cibo);
Ci sono poi alcune parole come cielo e igiene che si scrivono con la I tra la consonante e la vocale E, ma attento ai derivati di cielo che invece non la vogliono.
Resta ancora qualche regola da ricordare a proposito della C e della G e dei plurali di alcuni nomi un po’ antipatici:
i nomi che finiscono in -cia e -gia conservano la I al plurale se prima di -cia e -gia c’è una vocale (camicia-camicie, valigia-valigie), la perdono se invece c’è una consonante (pancia-pance, pioggia-piogge);
i nomi che terminano in -co e -go possono avere il plurale in -ci/-gi (medico-medici, archeologo-archeologi) o in -chi/-ghi (bruco-bruchi, ago-aghi).
Le funzioni della H
La H è una lettera muta, ma non puoi dimenticarti di scriverla:
all’inizio di alcune parole straniere entrate nel vocabolario italiano come hobby, hip hop, happy hour;
per rendere duri i suoni di C e G davanti a E e I formando i digrammi CH e GH (ghepardo e chioma);
nelle tre persone singolari dell’indicativo presente di avere e nella terza plurale: io ho, tu hai, egli ha ed essi hanno si scrivono infatti con l’H davanti per non confondersi con la congiunzione o, le preposizioni ai e a e il nome anno;
nelle esclamazioni proprie come ahi, ehm, ih, ohibò, uh.
L'uso di CU, QU e CQU
Facciamo un po’ d’ordine per eliminare la confusione nell’uso di cu, qu e cqu:
si usa la Q se la U è seguita da una vocale (quercia), la C se dopo la U c’è una consonante (cura);
ci sono parole come cuore, cuoco, scuola, circuito, innocuo, proficuo, scuotere e altre ancora che non rispettano la regola e vogliono la C anche se la U è seguita da una vocale;
si scrivono con cq tutte le parole della famiglia di acqua e anche qualcun’altra come acquisto, nacque, piacque…;
vuole infine la doppia Q soltanto la parola soqquadro, mentre taccuino si scrive con due C.
Mb e mp
Ti ricordi che davanti alle consonanti B e P non si usa mai la N, ma sempre la M? È il caso di parole come ombra, compagno, ambulanza e campo.
C’è una sola eccezione a questa regola: le parole composte con il prefisso ben conservano la N anche davanti a P, come nel caso di benpensante.
Parole con le doppie
La pala è per spalare e la palla è per giocare. Sette note per cantare e la notte per sognare! Come vedi, molte consonanti possono essere pronunciate con diversi gradi di intensità:
tenue come in pala e note;
intenso come in palla e notte.
Le doppie servono quindi per indicare nello scritto la pronuncia intensa di una consonante.
Ci sono però dei casi in cui le consonanti non si possono raddoppiare:
quando si trovano a inizio di parola;
quando la B si trova davanti a -ile, come in affidabile, mobile e stabile;
quando la G si trova prima di -ione come in ragione, stagione e religione;
quando la Z forma le sequenze zia, zie e zio come in polizia, grazie, azione e tante altre parole. Fanno eccezione nomi come pazzia e razzia, aggettivi come razziale e alcune voci dei verbi in -zzare come organizziamo, analizziamo e spazziamo.
Digrammi e trigrammi e casi particolari
Ripassiamo alcune particolarità dei digrammi e dei trigrammi che possono generare antipatici errori ortografici:
il suono del digramma GN assomiglia a quello di NI, ma l’animale che tesse la tela si chiama ragno con GN e non ranio. A differenza del digramma GL, GN non è mai seguito dalla vocale I, con l’eccezione della parola compagnia dove la I è accentata e di alcune forme dei verbi in -gnare e -gnere;
il suono del trigramma GLI + vocale non va confuso con la scrittura LI: se ordini al ristorante una pasta aglio e olio, per esempio, noterai che sul menù aglio è scritto con GLI e olio con LI;
il trigramma SCI precede la vocale E solo in scienza, coscienza e nei loro derivati. Adolescenza, conoscenza e tutte le altre parole in cui compare questo suono si scrivono con il digramma SC seguito direttamente dalla E.