Prerequisiti per studiare la divisione in sillabe
Per imparare a fare la divisione in sillabe è necessario conoscere digrammi, dittonghi, trittonghi e iati.
Cosa sono le sillabe? Come si combinano per formare le parole? E quali sono le regole da seguire nella divisione in sillabe? Scoprilo in questa lezione.
La sillaba è la parte della parola che si pronuncia con un’unica emissione di voce e può essere articolata autonomamente: per questo, quando scrivi, non puoi spezzarla.
È aperta se finisce per vocale e chiusa se invece termina per consonante, ma l’elemento che non può mai mancare al suo interno è il nucleo. Scopri le parti della sillaba, la distinzione tra monosillabi e polisillabi e le regole per una corretta sillabazione.
Sapere come dividere in sillabe la parole è importante per andare a capo senza fare errori di ortografia.
Per imparare a fare la divisione in sillabe è necessario conoscere digrammi, dittonghi, trittonghi e iati.
Scopri i nomi degli elementi che puoi trovare all’interno di una sillaba per riconoscerne tutte le tipologie.
La parte fondamentale della sillaba è il nucleo, l’unico elemento che non può mai mancare. Il nucleo della sillaba è sempre una vocale.
La sillaba può avere anche una coda (una consonante) che, insieme al nucleo, forma la rima.
Prima del nucleo ci può essere anche un attacco, formato da una o più consonanti.
I tipi di sillaba in italiano possono quindi essere i seguenti (dove V sta per vocale e C sta per consonante):
Si chiamano aperte le sillabe che finiscono per vocale, chiuse quelle che terminano per consonante.
A seconda del numero di sillabe le parole possono essere:
Ecco le principali regole a proposito dei gruppi consonantici da ricordare per non sbagliare la divisione in sillabe e andare a capo correttamente:
Ricordati comunque che in caso di dubbi puoi sempre consultare il dizionario che riporta la sillabazione corretta di ogni parola.
Anche alcuni incontri di vocali possono far sorgere qualche dubbio per la divisione in sillabe. Ecco come bisogna procedere:
L’apostrofo alla fine della riga è sconsigliato, ma non è scorretto. Se possibile, comunque, conviene andare a capo diversamente trattando le due parole tra cui si trova l’apostrofo come una sola.