Prerequisiti per studiare le funzioni dell'aggettivo
Per studiare le funzioni dell'aggettivo è necessario conoscere:
- cos'è il nome;
- cos'è l'attributo in analisi logica;
- cos'è il predicato nominale;
- cosa sono gli avverbi.
Che posto ha l’aggettivo nella frase? Basta spostarlo per cambiarne la funzione: scopri come in questa lezione.
Impara a mettere gli aggettivi al posto giusto rispetto al nome a cui si riferiscono e a riconoscere la differenza tra funzione attributiva e predicativa.
Troverai qui le risposte a tutti i tuoi dubbi sull’uso degli aggettivi e scoprirai cosa sono e a cosa servono gli aggettivi sostantivati e quelli con funzione avverbiale.
Per studiare le funzioni dell'aggettivo è necessario conoscere:
L’aggettivo qualificativo può trovarsi davanti al nome o dopo di esso. In alcuni casi, però, la diversa posizione può cambiare il significato dell’espressione. Come? Ecco qualche esempio:
Un vecchio amico è un amico di vecchia data, mentre un amico vecchio è anziano.
Un alto ufficiale è un grado della gerarchia militare, un ufficiale alto è di elevata statura.
Un pover’uomo è un miserabile, un poveraccio, un uomo povero è una persona non ricca.
In generale l’aggettivo che precede il nome ha funzione descrittiva, cioè ne indica una qualità. L’aggettivo che segue il nome, invece, ha valore distintivo o restrittivo, cioè lo distingue da altri oggetti della stessa categoria.
Dire una bella fotografia, quindi, non è proprio lo stesso che dire una fotografia bella perché nel primo caso la stai descrivendo, nel secondo la stai differenziando rispetto ad altre più brutte.
Ci sono invece alcuni aggettivi che vanno posti sempre dopo il nome: si tratta degli aggettivi che indicano la nazionalità, la forma, il colore o la materia del nome (una maglietta rossa), degli aggettivi alterati (una maglietta leggerina) e di quelli che reggono un complemento (una maglietta piena di paillettes).
Gli aggettivi hanno funzione attributiva quando sono posti vicino al nome a cui si riferiscono. Per merenda mangio una mela matura: in questa frase, per esempio, l’aggettivo qualificativo matura è collegato direttamente al nome e dunque è attributivo (perché attribuisce una qualità al nome).
Se invece l’aggettivo forma insieme al verbo un predicato nominale, la sua funzione è predicativa (perché predica, cioè dice qualcosa del nome), come nella frase La mela è matura.
Ti capiterà anche di incontrare frasi in cui l’aggettivo accompagna il verbo: in questi casi l’aggettivo svolge la funzione di un avverbio ed è usato al maschile singolare come forma indeclinabile.
Nella frase Voglio vederci chiaro, per esempio, chiaro è un aggettivo con funzione avverbiale usato al posto dell’avverbio 'chiaramente'.