Nomi e aggettivi derivati deverbali

Esistono nomi e aggettivi derivati deverbali, cioè derivati da un verbo con l'aggiunta di suffissi: scopri come formarli facendoti aiutare dagli esempi.

Appunti

Usando i suffissi giusti, da un verbo è possibile ottenere un nome oppure un aggettivo.

La derivazione, infatti, permette di modificare non solo il significato di una parola, ma anche la sua categoria grammaticale. 

Scopri i suffissi che permettono di formare nomi e aggettivi derivati deverbali e impara a riconoscere i nomi derivati a suffisso zero.

Accedi per sempre a tutte le lezioni FREE con video ed esercizi spiegati!

Prerequisiti per studiare nomi e aggettivi derivati deverbali

Per studiare nomi e aggettivi derivati deverbali è necessario conoscere: 

Esempi di nomi derivati da verbi

Passaggio, conoscenza, lavoratore: sono tutti nomi derivati dal verbo corrispondente tramite suffissi che permettono di trasformare la categoria grammaticale e il significato della parola di partenza.

Studia nella tabella i suffissi più usati.

Esempi di aggettivi derivati da verbi

Ci sono anche aggettivi che derivano da verbi con l’aggiunta di suffissi: è il caso di abitabile e lodevole che, come vedi nella tabella, sono formati con i suffissi -abile e -evole a partire dai verbi abitare e lodare.

Esempi di nomi derivati a suffisso zero

Esistono anche nomi derivati da verbi senza bisogno di suffissi. Per questo si chiamano parole a suffisso zero, perché si formano aggiungendo direttamente alla radice la desinenza -o oppure -a.

Esempi: appello < appellare, arresto < arrestare, modifica < modificare, guida < guidare