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Il modo imperativo: cos'è e quando lo usiamo

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

In questa lezione di grammatica italiana, esploreremo il tempo verbale imperativo, una forma speciale che ci permette di esprimere comandi, richieste o inviti in modo diretto e conciso. L’imperativo svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione quotidiana, poiché ci consente di comunicare in modo chiaro e deciso, dando istruzioni o esprimendo desideri.

I modi verbali nella lingua italiana

I modi verbali in una lingua sono come i diversi vestiti che un verbo può indossare per mostrare come viene usato in una frase. Sono utili per esprimere come l’azione del verbo si relaziona alla realtà. In italiano, abbiamo quattro modi verbali principali:

  • Indicativo: Questo è il modo più comune, che usiamo per parlare di fatti, cose reali o domande. Ad esempio, “Io mangio una mela”, “Dove è il mio zaino?”.
  • Congiuntivo: Questo modo è un po’ speciale, e lo usiamo quando parliamo di qualcosa che potrebbe non essere reale, come dubbi, desideri o possibilità. Ad esempio, “Spero che tu venga alla festa”.
  • Condizionale: Usiamo questo modo quando parliamo di qualcosa che faremmo o che vorremmo fare. Ad esempio, “Andrei al cinema, ma ho troppo da studiare”.
  • Imperativo: Questo è il modo dei comandi o delle richieste. Ad esempio, “Mangia la tua cena”, “Per favore, chiudi la porta”.

Ogni modo verbale ha un modo diverso di coniugare i verbi, quindi cambiano le terminazioni dei verbi. È un po’ come quando cambi il vestito a un pupazzo: il pupazzo è sempre lo stesso, ma appare diverso a seconda del vestito che indossa!

Il modo imperativo

L’imperativo è un modo verbale che si utilizza per dare ordini, esprimere richieste o invitare qualcuno a compiere un’azione in modo diretto e immediato. Si tratta di un modo particolare, in quanto si utilizza solamente nelle frasi indipendenti e viene utilizzato principalmente nella seconda persona (tu, voi) e nella prima persona plurale (noi).

Non ha una forma per tutte le persone grammaticali, come avviene con gli altri tempi verbali, per le altre quattro persone prende in prestito quelle del congiuntivo presente.

Le due persone dell’imperativo

Come abbiamo anticipato sopra l’imperativo ha soltanto due persone, la seconda singolare (tu) e la seconda plurale (voi).

Questo perché nella maggior parte dei casi, quando si dà un ordine, ci si rivolge direttamente ai propri interlocutori, cioè a chi ascolta, indicato in grammatica dalla seconda persona.

Esempi:

Prepara lo zaino, forza!

Preparate i biglietti per il controllore!

La forma esortativa dell’imperativo

Il congiuntivo esortativo è una forma particolare del congiuntivo utilizzata per esprimere un invito, un consiglio o un’esortazione in modo gentile e cortese. Viene spesso impiegato per suggerire, incoraggiare o chiedere educatamente a qualcuno di fare qualcosa.

Nel caso volessi dare ordini alla terza persona singolare, alla prima plurale o alla terza plurale, puoi farlo utilizzando il congiuntivo presente che assume valore esortativo.

Esempi:

Pensi pure quello che vuole!

Presto, mettiamo tutto a posto!

Che facciano qualcosa anche loro!

Il congiuntivo esortativo, che può essere preceduto da che o accompagnato da pure, ti permette quindi di completare la coniugazione dell’imperativo.

Ti capiterà raramente, invece, di dover usare il congiuntivo esortativo alla prima persona singolare per dare ordini a te stesso. Se dovessi averne bisogno, potresti comunque usare anche la prima persona plurale del congiuntivo presente per “auto-incoraggiarti”. Così Laura, davanti a una situazione problematica, potrebbe dire a stessa la frase Laura, non facciamoci prendere dal panico!

La forma negativa dell’imperativo

E come fare per dare ordini in forma negativa?

Per la seconda persona plurale basta mettere la negazione non prima dell’imperativo (Non gridate!).

Per la seconda persona singolare, invece, devi ricordarti di usare l’infinito presente preceduto dalla negazione non al posto dell’imperativo (Non gridare!).

La coniugazione attiva, passiva e riflessiva dell’imperativo

Ora che hai visto le funzioni dell’imperativo, studiane la coniugazione seguendo il modello dei verbi parlare, credere e partire. Fai attenzione ai verbi irregolari come dire che hanno una forma tronca con l’apostrofo per la seconda persona singolare dell’imperativo (di’).

Scarica la scheda per studiare la coniugazione attiva dell’imperativo:

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L’imperativo può essere anche passivo: per formalo basta prendere l’imperativo del verbo essere seguito dal participio passato del verbo da coniugare ed ecco che l’imperativo passivo è pronto per essere usato. Scopri come coniugarlo nella scheda:

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E come si comportano i verbi riflessivi all’imperativo? Mettiti in fila! Si faccia gli affari suoi! Guardiamoci negli occhi! Si diano da fare! Per studiare la coniugazione riflessiva dell’imperativo scarica la scheda:

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