Prerequisiti per studiare i verbi riflessivi
Per studiare i verbi riflessivi è necessario conoscere:
Cosa sono i verbi riflessivi? Qual è la loro funzione? Come si formano?
Troverai qui tutte le risposte che cerchi e imparerai a riconoscere anche le forme riflessive improprie.
I verbi riflessivi, come dice il nome, riflettono l'azione sul soggetto che la compie.
Si formano con le particelle pronominali riflessive e l'ausiliare essere.
Osserva gli esempi e non farti ingannare dalle forme riflessive improprie.
Per studiare i verbi riflessivi è necessario conoscere:
Un verbo riflessivo, come dice il nome, riflette sul soggetto l’azione da esso compiuta. In questo modo il complemento oggetto finisce per coincidere con il soggetto.
Per formare i verbi riflessivi bisogna usare le particelle pronominali mi, ti, si, ci, vi e si e per i tempi composti ci vuole sempre l’ausiliare essere.
Vediamo un esempio per capire come procedere:
Come vedi, il soggetto (Marta) compie un’azione che ricade su se stesso e la particella pronominale riflessiva si ha la funzione di complemento oggetto. Se trasformiamo la frase al passato prossimo il risultato è:
Il verbo alzare, che all’attivo vuole l’ausiliare avere (ho alzato), alla forma riflessiva si coniuga infatti con l’ausiliare essere (mi sono alzato).
L’imperativo, l’infinito, il participio e il gerundio si formano aggiungendo in fondo al verbo la particella pronominale. Esempi: alzati, alzarsi, alzatosi, alzandosi.
Attento però a non confondere la particella pronominale si che si usa per la terza persona singolare e plurale della forma riflessiva con il si impersonale. Se vuoi avere la conferma che si tratti di una forma riflessiva prova a sostituire il si con “se stesso”: se la sostituzione è possibile il verbo è effettivamente riflessivo.
La forma riflessiva può essere anche apparente, reciproca o pronominale: