Prerequisiti per studiare i verbi servili
Per studiare i verbi servili è necessario conoscere:
- il modo infinito;
- i verbi ausiliari.
Cosa sono e a cosa servono i verbi servili? Scoprilo in questa lezione.
Si chiamano servili verbi come:
Scopri qual è la loro funzione e scegli sempre l'ausiliare giusto per formare i tempi composti.
Per studiare i verbi servili è necessario conoscere:
I verbi servili, come dice il loro nome, 'servono' altri verbi, attribuendo sfumature di significato particolari al verbo che introducono e con il quale formano un unico predicato.
Possono aggiungere al verbo principale un’idea di volontà (Letizia vuole fare l’astronauta), di possibilità e capacità (Andrea e Roberta oggi non possono venire), oppure di necessità (Chiara deve studiare per il compito di italiano).
Volere, potere e dovere possono essere usati anche con significato autonomo (Vorrei un caffè, per favore - La prevenzione può molto contro le malattie - Ti devo una cena), ma diventano servili, o modali, quando reggono l’infinito di un altro verbo.
Quando sono usati come verbi autonomi, volere, potere e dovere vogliono l’ausiliare avere: ho voluto, abbia potuto, avrei dovuto, ecco tre tempi composti formati con l’ausiliare avere.
Se invece li utilizzi come verbi servili, devi scegliere l’ausiliare del verbo che li segue. Riprendiamo gli esempi precedenti e trasformiamo i tempi semplici in composti per vedere come comportarci nella scelta degli ausiliari:
I verbi fare e studiare hanno l’ausiliare avere e lo conservano anche quando sono preceduti da un verbo servile. Venire invece forma i tempi composti con l'ausiliare essere e dunque anche il verbo servile che lo precede deve utilizzare essere al posto di avere.