Per dare musicalità al testo, spesso i versi delle poesie sono in rima, cioè terminano nello stesso modo. La rima, più precisamente, è l'uguaglianza di suono tra due o più parole dalla vocale accentata in poi.
Per esempio "cappèlli" rima con "anèlli" e non con "cavàlli" che pure ha un suono simile, ma la vocale su cui cade l'accento è la A e non la E.
La rima tra i versi di una poesia può essere:
- baciata (AABB): tra due versi consecutivi;
- alternata (ABAB): il primo verso rima con il terzo e il secondo con il quarto;
- incrociata (ABBA): il primo verso rima con il quarto e il secondo con il terzo;
- incatenata (ABA BCB): in una serie di terzine il primo verso di ogni terzina rima con il terzo, il secondo verso rima con il primo verso della terzina successiva.
Osserva gli esempi nella scheda a lato per diventare un esperto di rime. Se vuoi stamparla, scarica il pdf qui: