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Il testo poetico: struttura e caratteristiche

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il testo poetico è un componimento espressivo e musicale scritto in versi, talvolta ragruppati in strofe e in rima tra loro. La sua struttura e le sue caratteristiche uniche lo rendono un genere a parte nella gamma di espressioni linguistiche che conosciamo.

In questo articolo, approfondiremo questa tipologia di testo, analizzando la sua struttura interna, come la disposizione delle parole e delle strofe, e le caratteristiche che lo rendono così distintivo, come l’uso della metrica, delle rime e delle figure retoriche. Comprenderemo come i poeti utilizzano questi elementi per creare opere che vanno oltre il semplice significato delle parole, trasmettendo emozioni, pensieri e immagini. Scopriamo insieme i tipi di rima e le figure retoriche che si possono trovare all’interno di una poesia.

Caratteristiche e struttura del testo poetico

Un testo poetico è una composizione letteraria che si distingue per alcune caratteristiche rispetto ad altri generi di scrittura. Alcune delle principali caratteristiche di un testo poetico includono:

  • Versi e strofe: la poesia è spesso organizzata in versi, che sono linee individuali di testo, e strofe, che sono gruppi di versi organizzati in modo specifico. La struttura dei versi e delle strofe può variare ampiamente a seconda del tipo di poesia.
  • Metrica: la poesia spesso segue uno schema metrico, che determina il numero di sillabe o accenti in ciascun verso. Questo schema può contribuire a creare un ritmo e una musicalità unica nel testo.
  • Rime: molte poesie includono rime, cioè parole che terminano con suoni simili o identici. Le rime possono apparire alla fine dei versi o all’interno di essi e possono seguire schemi specifici.
  • Figurative e simboliche: la poesia spesso fa uso di figure retoriche come metafore, similitudini, metonimia e personificazione per creare immagini vivide e comunicare significati complessi.
  • Linguaggio evocativo: la poesia è nota per l’uso di un linguaggio evocativo, che mira a suscitare emozioni, stimolare i sensi e comunicare in modo più profondo ed espressivo rispetto alla prosa.
  • Espressione emotiva: i poeti spesso utilizzano la poesia come mezzo per esprimere emozioni, pensieri profondi e riflessioni personali. La poesia può catturare stati d’animo e sensazioni in modo intenso.
  • Ambiguità e interpretazione: la poesia può essere aperta a diverse interpretazioni ed è spesso caratterizzata da un grado di ambiguità. Questo permette ai lettori di dare un significato personale alle parole.
  • Stile sperimentale: alcuni poeti scelgono di sperimentare con la forma e la struttura della poesia, creando opere innovative che sfidano le convenzioni.
  • Espressione condensata: la poesia spesso cerca di comunicare molto in poche parole, condensando significati profondi in versi brevi.

Caratteristiche del testo poetico: Il verso

La caratteristica principale che distingue la poesia dagli altri testi è l’essere scritta in versi.

Ogni riga corrisponde a un verso, che può essere di diverso tipo a seconda del numero di sillabe.

Ecco alcune delle tipologie di versi più comuni:

  • Versi liberi: in questa forma, i versi non seguono uno schema metrico o di rima specifico. Questo stile offre massima libertà espressiva ai poeti.
  • Versi in endecasillabi: questi versi contengono undici sillabe metriche per riga ed sono comunemente usati nella poesia italiana, soprattutto nella tradizione della terzina dantesca.
  • Versi in decasillabi: simili agli endecasillabi, questi versi contengono dieci sillabe metriche per riga. Sono ampiamente utilizzati nella poesia inglese e in altre tradizioni poetiche.
  • Versi in ottonari: questi versi contengono otto sillabe metriche per riga ed sono spesso usati nella poesia lirica italiana.
  • Versi in esametri: gli esametri sono versi formati da sei sillabe metriche per riga. Sono stati utilizzati nell’antica poesia epica e sono spesso associati alla metrica dell’epopea greca e latina.
  • Versi in pentametri, tetrametri, trimetri e monometri: questi versi contengono rispettivamente cinque, quattro, tre o un solo accento/sillaba metrica per riga

I più frequenti nella tradizione italiana sono:

  • l’endecasillabo (formato da 11 sillabe)
  • il settenario (di 7 sillabe).

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Caratteristiche del testo poetico: Le strofe

I versi possono essere raggruppati in strofe, dei blocchi di testo più o meno lunghi.

Tra le strofe più usate nella tradizione poetica italiana ci sono:

  • il distico (due versi)
  • la terzina (tre versi)
  • la quartina (quattro versi)
  • la sestina (sei versi)
  • l’ottava (otto versi).

Il passaggio da una strofa all’altra è segnalato da uno spazio bianco che indica una pausa ritmica.

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Caratteristiche del testo poetico: Le rime

Per dare musicalità al testo, spesso i versi delle poesie sono in rima, cioè terminano nello stesso modo. La rima, più precisamente, è l’uguaglianza di suono tra due o più parole dalla vocale accentata in poi.

Per esempio “cappèlli” rima con “anèlli” e non con “cavàlli” che pure ha un suono simile, ma la vocale su cui cade l’accento è la A e non la E.

La rima tra i versi di una poesia può essere:

  • baciata (AABB): tra due versi consecutivi;
  • alternata (ABAB): il primo verso rima con il terzo e il secondo con il quarto;
  • incrociata (ABBA): il primo verso rima con il quarto e il secondo con il terzo;
  • incatenata (ABA BCB): in una serie di terzine il primo verso di ogni terzina rima con il terzo, il secondo verso rima con il primo verso della terzina successiva.

Osserva gli esempi nella scheda a lato per diventare un esperto di rime. Se vuoi stamparla, scarica il pdf qui:

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Le false rime

Oltre alla rima, ti capiterà di trovare all’interno dei testi poetici anche “false rime” come:

  • l’assonanza: sono uguali solo le vocali;
  • la consonanza: sono uguali solo le consonanti;
  • la rimalmezzo o rima interna: l’ultima parola di un verso rima con una parola all’interno del verso successivo.

Ne trovi degli esempi nella scheda. Scarica il pdf qui:

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Caratteristiche del testo poetico: Figure retoriche di suono, di significato e di ordine

La poesia, per suscitare emozioni nel lettore o produrre effetti particolari, può utilizzare espressioni e immagini fuori dal comune. Sono le cosiddette figure retoriche.

Si distinguono in:

  • figure di suono, come l’allitterazione e l’onomatopea, che giocano sul suono delle parole;
  • figure di significato, come la similitudine, la metafora, l’iberbole, la metonimia, l’ossimoro, la litote, la sinestesia, che usano le parole per produrre particoli associazioni di significato;
  • figure di ordine: come il chiasmo e l’anafora, che alterano l’ordine della frase.

Scopri cosa sono nella tabella e fatti aiutare dagli esempi per riconoscerle.

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