La tavola periodica degli elementi
La tavola periodica fu creata nel 1869 dal chimico russo Dmitrij Mendeleev (1834-1907) che decise di disporre gli elementi secondo un ordine ben preciso.
Gli elementi che conosciamo oggi sono 118, ma a quel tempo Mendeleev ne conosceva solo 63. La sua lungimiranza lo portò a lasciare degli spazi vuoti nella tavola degli elementi per fare in modo che venisse riempita nel tempo in seguito a nuove scoperte.
Mendeleev ordinò gli elementi secondo il peso atomico crescente (dal più piccolo al più grande), ma successivamente questi vennero ordinati secondo il numero atomico (ovvero secondo il numero di protoni presenti nel nucleo).
Caratteristica principale è la periodica distribuzione degli elettroni nel livello più esterno.
Questo significa che gli elementi della stessa colonna hanno configurazione elettronica esterna simile e di conseguenza simili proprietà chimiche e fisiche.
Oggi la tavola periodica è divisa in sette righe (PERIODI) e 18 colonne (GRUPPI).
I periodi sono numerati da 1 a 7 e gli elementi della stessa riga hanno gli elettroni più esterni allo stesso livello di energia.
I gruppi invece hanno numerazione doppia: i numeri arabi da 1 a 18 e i numeri romani da I a VIII che indicano il numero di elettroni nell’ultimo livello di energia.
Tra il gruppo II e il gruppo III ci sono gli elementi di transizione.
Troviamo infine due righe separate dal resto della tavola periodica in cui sono compresi i lantanoidi (con numero atomico compreso tra 57 e 71) e gli attinoidi (con numero atomico compreso tra 89 e 103).
La tavola periodica classifica gli atomi in metalli, semimetalli, non metalli e nuovi elementi ancora in fase di studio.