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Gli animali invertebrati: come si classificano

Terry Costanzo

Terry Costanzo

DOCENTE DI SCIENZE

Nata a Prato nel 1975, ha frequentato il liceo linguistico Carlo Livi di Prato perché grande amante delle lingue, passione che le è rimasta anche se in quinta liceo è stata folgorata dalla chimica. È quindi approdata all'Università di Farmacia a Firenze Rifredi, corso di laurea Chimica e Tecnologia Farmaceutica(CTF). Dopo anni di grande sacrificio ed impegno, terminati gli stud, è arrivata a Milano ed ha lavorato presso un’ azienda chimica occupandosi di ricerca clinica con il ruolo di CRA. Si è occupata di sperimentazioni cliniche e ha imparato tantissime cose sulla ricerca e sul mondo farmaceutico in genere. Collabora da ormai 9 anni con l'Istituto Montini, che le dà la possibilità di entrare in contatto con i giovani e di tenersi sempre aggiornata.

Gli invertebrati, un gruppo estremamente vario che comprende oltre il 95% di tutte le specie animali conosciute, rappresentano una vasta gamma di forme di vita che non possiedono una colonna vertebrale.

Questa categoria include organismi semplici come spugne e meduse, nonché creature più complesse come insetti, crostacei, molluschi e cefalopodi. Gli invertebrati popolano ogni habitat possibile sul pianeta, dagli abissi oceanici ai deserti aridi, mostrando una sorprendente capacità di adattamento e specializzazione.

A differenza dei vertebrati, che hanno un asse corporeo definito da una colonna vertebrale ossea o cartilaginea e un cranio che protegge il cervello, gli animali invertebrati possono avere strutture di supporto interne come gli esoscheletri dei crostacei e degli insetti, o essere del tutto privi di strutture rigide di supporto, come nel caso delle meduse. Si dividono in 6 diverse categorie.

Primo gruppo di invertebrati: i celenterati

I celenterati sono animali acquatici che hanno sviluppato veri e propri sistemi di cellule, i tessuti, deputati a svariate e specifiche funzioni. Ciò consente a questi animali di nuotare liberamente, di rispondere a stimoli esterni e di alimentarsi attraverso una predazione attiva ingoiando le prede.

I celenterati includono il phylum degli Cnidari che comprendono anemoni di mare, meduse, coralli e loro simili e quello degli ctenofori come il cinto di Venere. Tutti gli cnidari sono carnivori e per la cattura delle loro prede possono utilizzare i nematocisti, filamenti urticanti presenti al loro interno. Dopo l’ingestione il cibo passa all’intestino, dove viene poi digerito. Gli cnidari hanno inoltre delle cellule nervose specializzate che formano una rete nervosa che trasmette impulsi in tutte le direzioni.

I celenterati sono caratterizzati da simmetria radiale e hanno un lato orale, con una bocca circondata da tentacoli, e uno aborale.

Seconda tipologia di invertebrati: platelminti o vermi piatti

I platelminti sono vermi piatti così chiamati a causa del loro corpo appiattito sul fronte dorso-ventrale. Si tratta dei più semplici animali, i cui tessuti sono organizzati in veri e propri organi e sistemi di organi.

Sono dotati di un sistema nervoso centrale che controlla i movimenti attraverso un sistema muscolare grazie a cui le informazioni vengono immagazzinate e processate. Hanno un cervello e cordoni nervosi che percorrono tutto il loro corpo. Il loro apparato digerente è simile a quello dei celenterati.

Esistono almeno 20000 specie di platelminti e sono organismi che vivono sia liberi che come parassiti. Generalmente sono ermafroditi e si riproducono per scissione o accoppiandosi tra individui distinti.

Terzo gruppo di invertebrati: i nematodi

I nematodi sono piccoli vermi sottili e cilindrici dotati di cavità digerente con doppia apertura. Molti sono parassiti estremamente diffusi. Quasi tutti gli animali marini infatti hanno nematodi tra i loro parassiti, che si sono adattati alla vita interstiziale (nei sedimenti) e a quella parassitaria (nei tessuti dei propri ospiti).

I nematodi sono così numerosi che non sono ancora stati tutti classificati e si trovano praticamente in tutti gli ambienti.

Quarto tipo di invertebrati: gli anellidi

Gli anellidi sono detti anche vermi segmentati rappresentano un grande gruppo formato da almeno 20000 specie comprendenti vermi marini, lombrichi e sanguisughe. Il loro corpo consiste in una serie di compartimenti simili detti segmenti o metameri. L’ intestino si trova in una cavità detta celoma, che attraversa tutti i segmenti ed è presente in tutti i phyla di animali superiori; quello degli anellidi è pieno di liquido.

Gli anellidi hanno due tipologie di muscoli:

  • i muscoli longitudinali, che accorciano i segmenti e di conseguenza il corpo;
  • i muscoli circolari, che riducono il diametro allungando il corpo dell’anellide.

Il tipico rappresentante del gruppo degli anellidi è il lombrico.

Quinto gruppo di invertebrati: i molluschi

Quello dei molluschi è un gruppo di animali prevalentemente marini dotati di un corpo molle e una parte muscolare per muoversi. È presente una testa con bocca e organi sensoriali e una piega interna detta mantello responsabile della produzione della conchiglia calcarea. Nella parte ventrale è presente un piede muscolare utilizzato per la locomozione.

Una caratteristica unica dei molluschi è la radula, costituita da un nastro di dentelli sostenuti da una lingua muscolosa grazie alla quale riescono a raschiare le particelle alimentari.

I molluschi si suddividono in tre classi:

  • BIVALVI come le vongole, le cozze e le ostriche;
  • GASTEROPODI come le lumache, le patelle e le chiocciole;
  • CEFALOPODI come seppie, calamari e polpi.

Sesto gruppo di invertebrati: gli artropodi

Gli artropodi rappresentano il più grande phylum animale formato da oltre un milione di specie note e altrettante ancora da scoprire.

Il corpo degli artropodi è segmentato a simmetria bilaterale. Oltre ad avere un corpo flessibile e segmentato, gli artropodi hanno appendici articolate con zampe e parti boccali che si muovono grazie a gruppi di muscoli. Altra caratteristica importante è la presenza di uno scheletro esterno (esoscheletro) che ricopre tutto il corpo ed è composto di chitina, che fornisce protezione, sostegno e flessibilità.

Il più grande artropode esistente è il granchio gigante del Giappone (Macrocheira kaempferi).

Le classi di artropodi sono:

  • CROSTACEI come granchi, gamberi, aragoste;
  • ARACNIDI come ragni, cimici, scorpioni e acari;
  • MIRIAPODI come centopiedi e millepiedi;
  • INSETTI come farfalle, coleotteri, cavallette, mosche, zanzare, formiche e api.