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Gli organi di senso: vista, udito, olfatto, tatto, gusto

Terry Costanzo

Terry Costanzo

DOCENTE DI SCIENZE

Nata a Prato nel 1975, ha frequentato il liceo linguistico Carlo Livi di Prato perché grande amante delle lingue, passione che le è rimasta anche se in quinta liceo è stata folgorata dalla chimica. È quindi approdata all'Università di Farmacia a Firenze Rifredi, corso di laurea Chimica e Tecnologia Farmaceutica(CTF). Dopo anni di grande sacrificio ed impegno, terminati gli stud, è arrivata a Milano ed ha lavorato presso un’ azienda chimica occupandosi di ricerca clinica con il ruolo di CRA. Si è occupata di sperimentazioni cliniche e ha imparato tantissime cose sulla ricerca e sul mondo farmaceutico in genere. Collabora da ormai 9 anni con l'Istituto Montini, che le dà la possibilità di entrare in contatto con i giovani e di tenersi sempre aggiornata.

Gli organi di senso, strumenti sofisticati e complessi del nostro corpo, ci connettono con il mondo esterno, permettendoci di percepire e interpretare la realtà che ci circonda.

Vista, udito, tatto, gusto e olfatto lavorano in sinergia per trasformare stimoli esterni in segnali nervosi, che vengono poi elaborati dal cervello per dare forma alle nostre esperienze sensoriali.

Alcuni di questi recettori sensori sono situati nella pelle per il tatto, altri negli occhi per la vista, nell’orecchio per l’udito e per l’equilibrio, nella bocca per il gusto e nel naso per l’olfatto. Altri, invece, si trovano nei muscoli, nei vasi sanguigni, nel cervello, nei polmoni ed in altri organi interni, e ricevono sensazioni di cui non siamo coscienti.

Scopriamoli insieme!

Gli organi di senso della vista: gli occhi

L’organo della vista è l’occhio, detto anche globo oculare. L’occhio è costituito dal bulbo oculare e dagli organi accessori (ghiandole lacrimali, palpebre, ciglia e sopracciglia).

Nel bulbo oculare possiamo distinguere:

  • La SCLERA, che consiste in uno spesso strato bianco di tessuto connettivale. Nella parte anteriore la sclera diventa trasparente e più sottile e prende il nome di cornea, che permette alla luce di penetrare.;
  • La COROIDE è lo strato intermedio di colore scuro e dotato di una fitta rete di vasi sanguigni che forniscono all’occhio ossigeno e nutrimento. A livello della cornea la coroide si modifica e forma un disco pigmentato detto iride, che presenta al centro un foro circolare detto pupilla che regola il suo diametro permettendo alla luce di entrare in quantità variabili;
  • La RETINA è la membrana più interna formata da diversi strati di cellule nervose dette coni (sono sensibili alla luce intensa e responsabili del colore dei corpi) e bastoncelli (sono sensibili alla luce crepuscolare e responsabili del bianco e nero) che comunicano con le fibre del nervo ottico arrivando poi al cervello. Nella retina si distinguono un punto cieco insensibile alla luce e una zona detta macula in cui si concentrano i coni;
  • Il CRISTALLINO si trova direttamente dietro l’iride ed è una lente costituita da una struttura trasparente che focalizza la luce entrante attraverso la pupilla. Intorno al cristallino sono presenti dei muscoli che ne modificano lo spessore per portare l’immagine a fuoco sulla retina;
  • L’UMOR ACQUEO è un liquido trasparente che mantiene la forma della cornea;
  • L’UMOR VITREO è una sostanza gelatinosa che riempie tutta la cavità oculare dietro al cristallino.

L’organo di senso dell’udito: l’orecchio

L’orecchio percepisce i suoni e gli stimoli necessari all’equilibrio del corpo. Esso è suddiviso in tre parti:

  • Orecchio ESTERNO, è costituito dal padiglione auricolare che raccoglie e dirige i suoni verso l’orecchio medio. Alla base del padiglione c’è il canale uditivo esterno rivestito di peli e ghiandolette che secernono il cerume, una sostanza giallognola e viscosa che ha il compito di lubrificare il timpano e impedire l’ingresso di polvere e microrganismi nel canale uditivo. Quando le onde sonore entrano nel canale uditivo, queste colpiscono il timpano, una membrana che vibra con la stessa frequenza del suono che lo colpisce;
  • Orecchio MEDIO, presenta tre ossicini disposti a catena chiamati martello, incudine e staffa che raccolgono e amplificano le vibrazioni del timpano per poi trasmetterle alla finestra ovale, una membrana che separa l’orecchio medio da quello interno;
  • Orecchio INTERNO, è costituito dalla coclea (o chiocciola per la sua forma) e da canali semicircolari.

L’organo dell’equilibrio

Il senso dell’equilibrio, o senso statico, dipende dalla vista e dagli stimoli che provengono dai muscoli scheletrici delle piante dei piedi e da quelle parti dell’orecchio che non servono all’udito.

L’organo dell’equilibrio è formato dai canali semicircolari, che percepiscono i mutamenti di posizione e la direzione dei movimenti della testa, e da due piccole camere chiamate utricolo e sacculo.

Quando muoviamo la testa, il liquido (endolinfa) che si trova nei canali semicircolari si muove e le cellule dell’ampolla sono stimolate dagli spostamenti del fluido e trasmettono al cervello impulsi.

L’utricolo e il sacculo indicano la posizione della testa nello spazio, le loro cavità sono rivestite da cellule ciliate e piene di fluido. Sono presenti inoltre dei minuscoli granelli di carbonato di calcio detti otoliti che si muovono stimolando le cellule che inoltrano impulsi nervosi al cervello.

L’organo di senso dell’olfatto: il naso

Il naso è l’organo situato al centro del viso, costituendo la parte iniziale delle vie respiratorie.

All’esterno è formato da ossa e cartilagine, mentre al suo interno si trovano le parti anteriori delle fosse nasali, due lunghi canali che si aprono nelle narici.

Il naso, oltre alla funzione respiratoria, ha anche funzione olfattiva ovvero riceve gli odori dall’ambiente esterno grazie ai chemorecettori, particolari cellule dedicate alla ricezione degli odori situati nella mucosa.

Questi neuroni sono dotati di un ciuffo di ciglia e le loro basi si prolungano in fibre nervose che, attraversando l’osso etmoide arrivano fino ai bulbi olfattivi.

L’organo di senso del tatto: la pelle

Le cellule dei recettori situati nella nostra pelle sono sensibili alla pressione, al dolore e al calore.

Per ogni stimolo esiste uno specifico recettore: alcune cellule reagiscono a un tocco molto lieve perché situate in prossimità della superficie epidermica, altre invece necessitano di pressione maggiore per reagire in quanto situate in profondità.

I messaggi che indicano il dolore nascono alle estremità libere dei nervi. Il dolore è un segnale di pericolo a cui il corpo reagisce molto velocemente.

Gli impulsi del dolore passano dalla pelle al midollo spinale e l’arco riflesso provvede a stimolare i muscoli appropriati. Il cervello si rende conto del dolore solo dopo che la reazione è avvenuta a livello del midollo spinale.

L’organo di senso del gusto: la lingua

Il nostro senso del gusto è controllato dalle papille gustative, recettori posti sulla punta, sui lati e nella parte posteriore della lingua. Alcune papille si trovano anche sul palato molle e sull’epiglottide.

Ogni papilla consiste in un insieme di cellule chemiosensibili dotate di ciglia. Una rete di fibre nervose trasmettono gli impulsi dalle papille gustative ai due nervi cranici olfattivi, che portano le sensazioni di gusto ai centri situati nel talamo e nella corteccia cerebrale.

Nelle papille gustative ogni alimento è riconosciuto come avente un solo gusto o come combinazione dei cinque gusti base: dolce, salato, amaro, aspro e umami.

Quando un cibo viene introdotto in bocca, il suo odore è difficilmente scindibile dal suo sapore: ecco allora che possiamo definire l’aroma come la combinazione di gusto e odore.