Video: L'apparato digerente

Guarda il video introduttivo sull'apparato digerente!
Le sostanze che ingeriamo devono subire diverse trasformazioni prima di essere utilizzate dal nostro organismo.
Questi processi sono svolti dall’apparato digerente.
Le sostanze che ingeriamo devono subire diverse trasformazioni prima di essere utilizzate dal nostro organismo.
Gli alimenti infatti provengono da organismi diversi da noi ed è necessario scomporli nei loro componenti grazie alla digestione, assorbirne le parti utili grazie all’assorbimento ed eliminare tutto ciò che non serve grazie all’escrezione.
Queste funzioni sono svolte dall’apparato digerente.
La digestione consiste nella scomposizione delle sostanze ingerite fino ad ottenere componenti elementari.
L’assorbimento permette di assorbire i componenti elementari per farli arrivare al sangue, l’escrezione permette di eliminare le sostanze ingerite inutilizzabili dal nostro organismo.
Per fare tutto questo entrano in gioco diversi organi, ghiandole ed enzimi che costituiscono l’apparato digerente.
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Il compito dell’apparato digerente è quello di ingerire e trasformare sostanze complesse attraverso la digestione.
Il nostro organismo per vivere necessita di alimenti che contengano i nutrienti che gli permettono di vivere. Gli alimenti vengono ingeriti e scomposti in parti più piccole e semplici (amminoacidi, monosaccaridi,…) che vengono poi assorbite a livello intestinale e inviate al sangue e alla linfa per poi essere trasportate a tutte le cellule dell’organismo.
I nutrienti svolgono diverse funzioni:
La digestione degli alimenti ingeriti si compie grazie a una serie di fenomeni meccanici compiuti dai diversi organi dell’apparato digerente:
I fenomeni chimici che avvengono durante la digestione sono dati da enzimi digestivi specifici che catalizzano le reazioni chimiche, ovvero le velocizzano.
I fenomeni fisici invece sono:
La bocca è la cavità iniziale del canale digerente. I denti triturano gli alimenti con la masticazione e insieme alla saliva formano il bolo alimentare. La saliva è un fluido viscoso prodotto dalle ghiandole salivari e contiene ptialina, un enzima che da inizio alla digestione dell’amido.
Il bolo alimentare viene spinto dalla lingua nel canale digerente.
L’adulto possiede 32 denti distinguibili per la posizione, la forma e la funzione svolta:
La parte esterna del dente è chiamata corona ed è ricoperta dallo smalto, una sostanza dura e di colore bianco. La parte più profonda è chiamata radice ed è inserita nell’osso.
Internamente il dente è formato da dentina che racchiude la polpa dentaria all’interno della quale sono presenti vasi sanguigni e nervi.
La faringe è un canale membranoso verticale che mette in comunicazione la bocca con le cavità nasali e la laringe con l’esofago.
La deglutizione consiste nel passaggio del bolo alimentare attraverso l’esofago.
Esiste una piccola cartilagine, chiamata epiglottide, che impedisce il passaggio del bolo alimentare nella trachea e chiude la comunicazione con le vie respiratorie.
La faringe infatti partecipa sia alla digestione che alla respirazione e all’emissione di suoni grazie alle corde vocali.
Credits Immagine: Arcadian, Public domain, via Wikimedia Commons
L’esofago è’ il canale lungo il quale scorre il bolo alimentare. Percorre il torace, il diaframma, un breve tratto addominale fino allo stomaco ed è lungo circa venticinque centimetri.
L’esofago è attraversato da moti peristaltici che sono onde di contrazione che fanno avanzare il bolo verso lo stomaco.
Una volta giunto allo stomaco il bolo deve attraversare il cardias, un anello muscolare che impedisce ai succhi gastrici di uscire dallo stomaco. Qui è presente una valvola chiamata sfintere esofageo che consente il passaggio delle sostanze anche in senso inverso, come nel caso del vomito.
Credits Immagine: Henry Vandyke Carter, Public domain, via Wikimedia Commons
Una volta giunto nello stomaco il bolo alimentare si mescola con i succhi gastrici (contenenti acido cloridrico e enzimi) e si trasforma in chimo, un fluido acido.
Lo stomaco è un organo a forma di sacco con una capacità di circa 1,5 litri e che termina con il piloro, una valvola muscolare comunicante con il duodeno. Il passaggio attraverso il piloro è controllato da una valvola chiamata sfintere pilorico.
All’interno dello stomaco la pepsina dà inizio alla digestione delle proteine che dura in media tre ore. La durata della digestione dipende comunque da quali tipi di alimenti sono stati ingeriti.
Le funzioni principali dello stomaco sono:
Credits Immagine: Henry Vandyke Carter, Public domain, via Wikimedia Commons
L’intestino è un organo a forma di tubo lungo circa 10 metri. Al suo interno avviene l’ultima fase della digestione, ovvero l’assorbimento della maggior parte delle sostanze ingerite e la raccolta di materiali di rifiuto solidi che devono essere eliminati.
L’intestino è suddiviso in due parti:
- Intestino TENUE lungo circa 8 metri e con un diametro di circa 3-5 cm nel quale si trovano i villi intestinali. È suddiviso in tre parti:
- Intestino CRASSO più corto del tenue ma più largo suddiviso a sua volta in tre parti:
Il chimo proveniente dallo stomaco passa gradualmente attraverso il piloro nella prima parte dell’intestino tenue dove viene a contatto con la bile che emulsiona grassi e con il succo pancreatico che proviene dal pancreas.
Tutti questi succhi completano la digestione insieme anche al succo enterico, prodotto dalle pareti dell’intestino. Il chimo a questo punto si trasforma in chilo, una massa liquida gelatinosa che viene assorbita dai villi intestinali presenti nell’ileo.
L’assorbimento dei principi nutritivi avviene grazie ai microvilli, sporgenze di circa 1 mm sulla parete dell’intestino.
Nel colon dell’intestino crasso si completa il riassorbimento dell’acqua e dei Sali minerali, mentre nel retto si accumulano le feci, pronte per essere espulse attraverso l’apertura anale, uno sfintere muscolare a controllo volontario.
All’intestino sono collegate due grandi ghiandole: il fegato e il pancreas.
Il fegato è una ghiandola che si trova sopra lo stomaco e svolge innumerevoli funzioni, tra queste la produzione della bile, che serve per emulsionare i grassi e rendere quindi possibile il loro assorbimento da parte dell’intestino. Inoltre il fegato demolisce e cattura le sostanze tossiche che il nostro corpo può assumere più o meno accidentalmente
La bile è un liquido basico di colore giallo verde che collabora alla digestione e all’assorbimento dei grassi alimentari e consente l’eliminazione dall’organismo di prodotti indesiderati quali colesterolo, bilirubina e sostanze tossiche.
Il pancreas è una ghiandola allungata che si trova dietro lo stomaco ed è attaccata al duodeno. Come il fegato svolge molteplici funzioni, ma per la digestione collabora con la produzione di enzimi digestivi (succo pancreatico) che vanno nel duodeno tramite il dotto pancreatico.
Il succo pancreatico contiene lipasi, peptidasi e amilasi, enzimi che hanno specifiche funzioni di demolizione delle sostanze da digerire.
La cistifellea invece è un piccolo organo simile ad un sacchetto allungato che contiene la bile prodotta dal fegato che attende di essere immessa nel duodeno.
Credits Immagine: Cancer Research UK, Public domain, via Wikimedia Commons
In seguito alla digestione, all’interno dell’intestino tenue, avviene la fase dell’assorbimento.
Le sostanze da assorbire formano il chilo, una massa liquida gelatinosa che viene assorbita dai villi intestinali presenti nell’ileo.
In base alla sostanza da digerire e assorbire intervengono organi e enzimi differenti:
Credits Immagine: Henry Vandyke Carter, Public domain, via Wikimedia Commons