I complementi diretti

I complementi diretti si uniscono al predicato senza bisogno di preposizioni. Impara a conoscere il complemento oggetto e scopri cosa sono i complementi predicativi del soggetto e dell'oggetto.

Appunti

Che cos’è il complemento oggetto e qual è la sua funzione? Troverai qui le risposte che cerchi e impararai a riconoscerlo anche nei casi particolari del complemento oggetto pronominale, partitivo e interno.

E ci sono anche altri due complementi diretti da conoscere: il complemento predicativo del soggetto e il complemento predicativo dell'oggetto.

Accedi per sempre a tutte le lezioni FREE con video ed esercizi spiegati!

Prerequisiti per studiare i complementi diretti

Per studiare i complementi diretti è necessario conoscere:

Il complemento oggetto

Il complemento oggetto è retto direttamente dal predicato senza preposizioni e risponde alle domande CHI?, CHE COSA?. Indica la persona, l’animale o la cosa su cui passa l’azione. Solo i verbi transitivi possono reggere il complemento oggetto.

Ecco qualche esempio:

Laura saluta Roberto.

Laura legge un libro.

La natura del complemento oggetto

Il complemento oggetto può essere formato da:

  • un nome (L’atleta salta gli ostacoli)
  • un pronome (Giovanna vi saluta)
  • un aggettivo sostantivato (Claudia ama il freddo)
  • un verbo sostantivato (Marco adora leggere)
  • una congiunzione (Voglio sapere il perché del tuo comportamento).

Il complemento oggetto pronominale

Quando il complemento oggetto è formato da una particella pronominale, fai attenzione a non confonderlo con un complemento indiretto, come il complemento di termine.

Per avere la certezza che sia un complemento oggetto basta verificare se risponde alle domande CHI?, CHE COSA?.

Esempi:

Giacomo non mi ascolta. (CHI? Me) → complemento oggetto

Giacomo non mi rivolge la parola (A CHI? A me) → complemento di termine

Come vedi, nel secondo caso, sostituendo la particella con la forma forte corrispondente, bisogna inserire una preposizione perché non si tratta di un complemento diretto.

Il complemento oggetto partitivo

Se il complemento oggetto è introdotto da un articolo partitivo, fai attenzione a non scambiarlo per un complemento indiretto preceduto da una preposizione articolata.

  • Complemento oggetto partitivo

Ho incontrato degli amici.

Ho comprato del pane.

Ho visto delle stelle cadenti.

  • Complemento indiretto

L’aiuto degli amici è prezioso.

Il profumo del pane fresco è buonissimo.

Ho visto la scia delle stelle cadenti.

Il complemento oggetto interno

Ci sono verbi normalmente intransitivi che però possono reggere un particolare tipo di complemento oggetto. Si chiama complemento oggetto interno perché ha la stessa radice o lo stesso significato del verbo.

È il caso di:

  • vivere una vita spericolata
  • dormire sonni tranquilli
  • piangere lacrime amare
  • soffrire le pene dell’inferno…

Altri complementi diretti

Il complemento oggetto non è l’unico complemento diretto. Sono complementi diretti anche:

  • il complemento predicativo del soggetto: è un nome o un aggettivo riferito al soggetto che completa il significato del predicato formato dai verbi copulativi

Il bruco è diventato una farfalla.

Eleonora sembra contenta.

Alberto è rimasto sorpreso.

Davide cresce sano e robusto.

Il pinguino è ritenuto un abile nuotatore.

Il leone è detto il re della foresta.

  • il complemento predicativo dell’oggetto: è un nome o un aggettivo riferito al complemento oggetto che completa il significato del predicato

Tutti ti considerano una persona gentile.

I tifosi chiamano Valentinoil dottore”.

Vi hanno eletto rappresentanti di classe.

Ti vedo stanco.