Il predicato

Il predicato è il nucleo della frase. Impara a distinguere il predicato verbale dal predicato nominale e a "fare i conti" con i diversi utilizzi del verbo essere.

Appunti

Il predicato è l'elemento più importante all'interno della frase, l'unico che non può mai mancare.

Si distingue in:

  • predicato verbale: è composto dal solo verbo e ci dice cosa fa il soggetto (Veronica ride)
  • predicato nominale: è composto da copula e nome del predicato e ci dice chi è o com'è il soggetto (Veronica è una mia amica - Veronica è allegra).

Scopri la differenza tra predicato verbale e nominale, facendo attenzione ai mille usi del verbo essere, ai verbi copulativi e al ruolo dei verbi ausiliari, servili e fraseologici.

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Prerequisiti per studiare il predicato

Per studiare il predicato è necessario conoscere:

Il predicato verbale e nominale: video della mappa mentale

Vuoi scoprire cos'è il predicato?

Guarda il video della mappa mentale. Imparerai la differenza tra predicato verbale e nominale osservando gli esempi.

Che cos’è il predicato?

Il predicato esprime ciò che si dice del soggetto. È l’elemento centrale della frase e può indicare:

  • che azione compie il soggetto
  • che azione subisce il soggetto
  • chi è il soggetto
  • com’è il soggetto.

Ecco qualche esempio:

I ragazzi corrono sulla pista di atletica.

Il rubinetto e il tubo sono stati smontati dall’idraulico.

Claudio è un imbianchino.

Veronica è simpatica.

Come vedi, il predicato concorda con il soggetto nella persona, nel numero e nel genere. Attenzione! Se il soggetto è un nome collettivo, il predicato va al singolare, come nella frase

La gente a volte parla a vanvera.

Il predicato verbale

Se il predicato è un verbo si chiama predicato verbale. Se è attivo indica l’azione compiuta dal soggetto, se è passivo l’azione subita dal soggetto.

I gruppi verbali formati con verbi servili o fraseologici costituiscono un unico predicato verbale.

Francesca deve studiare per l’interrogazione.

Il sole sta per tramontare.

Il predicato nominale

Il predicato nominale è formato da:

  • copula: nella maggior parte dei casi la copula è costituita dal verbo essere
  • parte nominale o nome del predicato: è un nome o un aggettivo che completa il significato del verbo.

Pietro è un medico.

Giovanni è alto.

Nel primo esempio il predicato nominale ti dice chi è il soggetto, nel secondo com’è.

I verbi copulativi

La copula, che collega il soggetto a un nome o a un aggettivo, non sempre è formata dal verbo essere. I verbi copulativi possono prendere il suo posto perché da soli non hanno senso compiuto e hanno bisogno di qualcosa che completi il loro significato.

Sono verbi come sembrare, diventare, rimanere, nascere, crescere, essere ritenuto, essere detto, essere chiamato... Ecco qualche esempio:

Eleonora sembra contenta.

Davide cresce sano e robusto.

Bruce Springsteen è detto "The boss".

Le funzioni del verbo essere

Spesso il verbo essere è la copula del predicato nominale.

Attenzione però a non confondere l'ausiliare essere con la copula. Nella frase

Michele è tornato da Londra

il predicato è verbale ed è costituito dal passato prossimo è tornato dove il verbo essere è l'ausiliare di tornare per la formazione dei tempi composti.

In alcuni casi particolari, inoltre, anche il verbo essere da solo può avere la funzione di predicato verbale. Ciò avviene quando ha il significato di:

  • stare o trovarsi (Luca è a scuola);
  • appartenere a (La penna è di Valeria);
  • essere fatto di (Il bicchiere è di vetro);
  • esistere (Ci sono persone che sanno sempre sorprenderci).

Sono questi gli unici casi in cui il verbo essere è in grado di reggere autonomamente la frase, senza bisogno di un aggettivo o di un nome che lo seguono per completarne il significato.