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Le caratteristiche del soggetto in italiano

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

In ogni lingua, così come nella lingua italiana, il soggetto rappresenta uno degli elementi basilari della costruzione delle frasi. È il soggetto che svolge l’azione o subisce l’azione del verbo, dando vita alle dinamiche dell’enunciato.

In questo articolo vedremo approfonditamente le caratteristiche e il ruolo fondamentale del soggetto all’interno delle frasi. Scopriremo come identificarlo, come concorda con il verbo e come varie sfumature di significato possono emergere da scelte precise del soggetto.

Che cos’è il soggetto

Il soggetto è un elemento fondamentale nella struttura delle frasi, è colui o ciò a cui si riferisce il verbo, ovvero chi o cosa compie o subisce l’azione espressa dal verbo stesso. Il soggetto può essere un nome proprio, un nome comune, un pronome o persino un’intera proposizione. È il soggetto che fornisce informazioni chiave su chi o cosa sta agendo o subendo un’azione nella frase, rendendo il messaggio comprensibile.

Il soggetto è l’elemento a cui si riferisce il predicato.

A seconda del tipo di predicato il suo ruolo cambia. Può:

  • compiere l’azione (Alessandra mangia un panino)
  • subire l’azione (Il pullman è guidato dall’autista)
  • essere in una certa condizione o avere una qualità (Il fiore è rosso).

Se è sottinteso o partitivo è più difficile da individuare: fatti aiutare dagli esempi di questa lezione.

La natura del soggetto

Il soggetto di solito è:

  • un nome, comune o proprio, preceduto o meno dall’articolo (Fedez/Il rapper canta)
  • un pronome (Noi cantiamo).

Anche altre parti del discorso, però, possono avere questa funzione nella frase. Per esempio:

  • aggettivi sostantivati (L’azzurro è il mio colore preferito)
  • verbi all’infinito (Leggere è la mia passione)
  • avverbi (Domani è un altro giorno).

Il soggetto sottinteso

Ci sono casi in cui il soggetto sembra mancare all’interno della frase. Il fatto che non sia espresso esplicitamente, tuttavia, non significa necessariamente che non ci sia. Spesso infatti è sottinteso, cioè esiste anche quando non si vede.

Il soggetto sottointeso, noto anche come soggetto implicito o elittico, è una caratteristica grammaticale che si verifica quando il soggetto di una frase non è esplicitamente espresso ma può essere dedotto dal contesto o dalle informazioni precedenti.

Per esempio nella frase “Vado al parco“, il soggetto sottinteso è il pronome personale “io” e per individuarlo basta guardare il verbo, coniugato alla prima persona singolare.

I casi in cui invece è effettivamente assente sono pochissimi in italiano: si tratta delle frasi che contengono quel particolare gruppo di verbi impersonali che descrivono fenomeni atmosferici, come piove perché nessuno compie l’azione di piovere.

Il soggetto partitivo

Il soggetto partitivo è una costruzione grammaticale utilizzata per indicare una parte non specifica di un insieme più grande o indefinito. Questo tipo di soggetto si forma usando l’articolo partitivodi,” seguito da un articolo determinativo “il” o “lo” e da un sostantivo al singolare. L’articolo partitivo “di” è spesso contratto in “del” prima di parole che iniziano con una consonante.

Ad esempio:

  • “Dei miei amici vanno in montagna domani”: non farti confondere dalla presenza di dei. Non si tratta della preposizione articolata, ma dell’articolo partitivo che sta per “alcuni”, quindi “dei miei amici” è il soggetto partitivo, e indica che si tratta di una parte non specifica di amici in generale che andranno in montagna domani;
  • “Dello zucchero è stato aggiunto alla ricetta”: in questa frase, “dello zucchero” indica una quantità non specifica di zucchero aggiunto alla ricetta.

Il soggetto partitivo è utilizzato per esprimere un concetto di generalità, indeterminatezza o quantità parziale. È comune nelle frasi in cui si parla di cibo, quantità non specificate o situazioni in cui si desidera indicare che si sta considerando una parte di un insieme più ampio.

La posizione nella frase del soggetto

L’italiano è una lingua in cui l’ordine delle parole non è strettamente vincolante, ma di solito il soggetto è posto all’inizio della frase e precede il predicato. In ogni caso per trovarlo bisogna individuare il predicato e cercare il sintagma che concorda con il predicato.

Ad esempio, nella frase “Il neonato piange nella culla” lo si incontra all’inizio e subito prima del predicato. Se invece diciamo “Piange nella culla il neonato” si trova in fondo alla frase, ma concorda sempre con il predicato piange. Se infatti proviamo a trasformare il soggetto al plurale (i neonati) saremo obbligati a cambiare anche il predicato coniugandolo alla terza persona plurale (piangono).