Prerequisiti per studiare il periodo ipotetico
Per studiare il periodo ipotetico è necessario conoscere:
- cos'è il periodo;
- cos'è la subordinazione;
- le congiunzioni subordinanti;
- il modo congiuntivo;
- il modo condizionale.
Il periodo ipotetico è formato da una proposizione reggente e da una subordinata condizionale, dette rispettivamente apodosi e protasi.
Scopri la differenza tra periodo ipotetico della realtà, della possibilità e dell’irrealtà e impara a usare i modi e i tempi verbali giusti.
La protasi del periodo ipotetico, cioè la subordinata condizionale, esprime la condizione necessaria perché si avveri quanto detto nell'apodosi, cioè la reggente.
A seconda della probabilità, si tratterà di un periodo ipotetico della realtà, della possibilità o dell’irrealtà, che richiedono l'utilizzo di modi e tempi verbali diversi.
Impara a riconoscerli e a formarli correttamente, evitando gli errori più comuni.
Per studiare il periodo ipotetico è necessario conoscere:
Il periodo ipotetico è formato da una proposizione reggente unita a una subordinata condizionale che esprime la condizione necessaria perché si realizzi quanto detto nella reggente. Nel periodo ipotetico:
Nella protasi, introdotta dalla congiunzione se, il verbo non va mai al condizionale, ma al congiuntivo o all’indicativo.
Se la condizione è data per sicura, il verbo della protasi è all’indicativo e quello dell’apodosi all’indicativo oppure all’imperativo.
Esempi:
Se parti alle 9, non arriverai in tempo.
Studia, se vuoi essere promosso!
Se però la protasi è introdotta da qualora o nel caso che, il verbo va al congiuntivo presente.
Qualora tu voglia iscriverti, ci sono ancora posti.
La condizione può essere anche irrealizzabile o perché impossibile o perché si riferisce a un evento passato che non si è realizzato:
Esempi:
Se ci fosse il teletrasporto, correrei da te.
Se avessi voluto essere promosso, avresti studiato.
Nel parlato spesso si usa l’indicativo imperfetto al posto del:
Si tratta però di un uso scorretto da evitare assolutamente nello scritto e anche nel parlato.
Osserva gli esempi nella tabella per capire qual è la forma corretta.