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Maria Gaetana Agnesi madrina della Maratona. Per la registrazione alla Maratona, vai alla pagina di registrazione dedicata alla Maratona Redooc.
16 maggio 1718. Trecento anni fa nasceva a Milano una donna destinata a lasciare il segno nella storia della matematica. Il suo nome era Maria Gaetana e la sua famiglia una delle più in vista dell’ambiente intellettuale milanese. Il padre non esitò a investire nella sua formazione con i migliori insegnanti privati dell’epoca. Investimento intelligente e ampiamente ricompensato visto che a vent’anni Maria Gaetana sapeva già sette lingue e si avviava a intraprendere una brillante carriera scientifica sotto la guida di padre Ramiro Rampinelli, uno dei maggiori studiosi di analisi matematica dell’epoca.
Eppure si trattava di una scelta azzardata e per niente scontata in un secolo come il XVIII in cui le donne di condizione più agiata iniziavano faticosamente a rivendicare per sé il diritto di studiare; le più “temerarie” osavano persino dedicarsi alle discipline scientifiche, tradizionalmente ritenute appannaggio degli uomini. Pregiudizi che hanno radici molto profonde e richiedono sforzo e fatica per essere estirpati.
Per questo fin dall’antichità la storia della matematica è popolata quasi esclusivamente da uomini: da Pitagora a Euclide, da Archimede a Fibonacci, da Cartesio a Eulero, da Gauss a Wiles, è difficile trovare qualche donna nell’elenco dei matematici più famosi. Difficile, ma non impossibile grazie a donne come Ipazia di Alessandria, che nel IV secolo d.C. “era giunta a tanta cultura da superare di molto tutti i filosofi del suo tempo”; come Émilie du Chatelet, Marie-Sophie Germain, Ada Lovelace e, arrivando ai giorni nostri, Maryam Mirzakhani, prima donna vincitrice della Medaglia Fields, prematuramente scomparsa nel 2017.
Tutte donne che, mosse da una legittima e “ordinaria” curiosità per le materie scientifiche, hanno avuto un ruolo straordinario nella lotta alle discriminazioni di genere, affermando con forza che “il diritto di contare” non ha sesso.
Il diritto di contare, è questo il titolo italiano del film che racconta la storia di Katherine Johnson, matematica afroamericana che con il suo lavoro alla NASA ha combattuto gli stereotipi sessisti e razzisti dell’America del secolo scorso. Nata nel 1918, duecento anni dopo Maria Gaetana Agnesi, e giunta alla soglia dei cent’anni di età, condivide con la Agnesi non solo la passione per la matematica, ma anche l’impegno pionieristico nel farsi largo con autorevolezza in un mondo di soli uomini.
Non è un caso che le parole con cui Goldoni nella commedia Il medico olandese omaggia Maria Gaetana Agnesi, prima donna autrice di un libro di matematica, insistano proprio sullo stupore suscitato dal fatto che le donne si interessino di queste discipline.
Voi vi maravigliate che la padrona mia
inclini al dolce studio della geometria?
Stupitevi piuttosto, che con saper profondo
prodotto abbia una donna un sì gran libro al mondo.
È italiana l’autrice, signor, non è olandese,
donna illustre, sapiente, che onora il suo paese;
ma se trovansi altrove scarsi i seguaci suoi,
ammirasi il gran libro, e studiasi da noi.
Se Madama Marianna, nipote del medico Bainer che dà il titolo all’opera, colpisce con la sua istruzione scientifica il paziente ipocondriaco venuto dalla Polonia per farsi curare, è facile intuire quanto dovesse destare meraviglia una donna capace di guadagnarsi fama anche oltre i confini del suo Paese per aver scritto un testo di matematica.
Ampio richiamo ebbero infatti le Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana pubblicate dalla Agnesi nel 1748 e poi tradotte in francese e inglese. Scritte con intento didattico, ottennero l’apprezzamento di papi e regine. Lo stile semplice e chiaro, la scelta di usare l’italiano al posto del latino, la voglia di parlare a tutti: questi gli ingredienti del grande successo dell’opera, che rappresentò un punto di svolta nella diffusione dell’Analisi ed ebbe un ruolo importante nella divulgazione e nella sistemazione delle scoperte scientifiche di autori come Leibniz e Newton.
Sono passati trecento anni dalla nascita di Maria Gaetana Agnesi e molta strada è stata fatta, ma tanta ne resta da percorrere. Per questo abbiamo scelto Maria Gaetana Agnesi madrina della Maratona Redooc. Per continuare il cammino.
Le lauree del gruppo scientifico sono ancora a forte prevalenza maschile (65% dei laureati secondo i dati AlmaLaurea del 2016), ma l’inversione di tendenza è possibile. Ci crede Redooc, piattaforma di didattica digitale nata per dimostrare che la matematica è di tutti e per tutti, purché si sia disposti a impegnarsi e a fare un po’ di fatica, come in qualsiasi sport! L’iniziativa Il Marzo delle STEAM, promossa in occasione dell’8 marzo, ha visto le ragazze prevalere sui colleghi uomini come percentuale di partecipanti alla sfida online (53%), un dato confortante da cui ripartire… di corsa!
In onore di Maria Gaetana Agnesi, infatti, il 16 maggio prende il via la Maratona Redooc 2018, per divertirsi con la matematica fino alla fine dell’estate tra esercizi, giochi, punti, classifiche e tanti nuovi avatar tutti da scoprire! Maria Gaetana Agnesi madrina della Maratona Redooc 2018 per ricordare a tutte/i che niente è impossibile e che nessuno nasce negato: la matematica è uno sport alla portata di tutte/i, basta allenarsi.
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