Francesca Dominici, intervista per il Mese delle STEM 19 dic 2016

francesca dominici

L’intervista a Francesca Dominici per il Mese delle STEM. In questo periodo intervistiamo donne con un diverso rapporto con le materie STEM a scuola, nel lavoro e nel quotidiano. “Le studentesse vogliono contare” è la rubrica speciale in cui proponiamo una serie di interviste per offrire alle studentesse esempi di leadership al femminile.

Questa intervista è contenuta nel libro “Le ragazze con il pallino per la matematica“.

Francesca Dominici

Francesca Dominici, 47 anni, insegna biostatistica all’Università di Harvard, in Massachusetts, dove è anche preside associata del Dipartimento di Sanità Pubblica. Negli Stati Uniti ribattezzata «numerical detective» per la sua capacità di integrare enormi quantità di dati molto diversi e scovare così gli inquinanti che danneggiano la nostra salute. Il suo metodo innovativo ha cambiato l’analisi statistica in medicina. Francesca Dominici, nel 2015 è stata inserita da Thomson Reuters tra l’1% dei ricercatori più citati nella sua disciplina in tutto il mondo.

Intervista a Francesca Dominici, per il Mese delle STEM

Quale Liceo hai scelto?

Il liceo scientifico

Quale era la tua materia preferita al Liceo? 

Matematica

Quale Università hai frequentato e perché?

Ho frequentato La Sapienza di Roma e mi sono iscritta alla Facoltà di Statistica.

Ho scelto statistica perché avevo la passione della matematica, ma cercavo una disciplina che potesse darmi l’opportunità di applicare concetti di matematica e probabilità per risolvere problemi concreti e importanti.

Se potessi tornare indietro nel tempo, chi vorresti conoscere? 

John Tukey, grande chimico, matematico e statistico statunitense. Svolse un ruolo importante nello sviluppo della statistica di metà Novecento.

Chi ti ha ispirato e guidato nella tua carriera?

Mio marito: Giovanni Parmigiani, anche lui uno statistico.

Una frase che non sopporti?

“Non ce la farai mai”

Una frase che ripeti spesso?

“Porta pazienza”

Quanto hanno contribuito le tue conoscenze logico-matematiche nella tua carriera?

La conoscenza della logica e del pensiero deduttivo ha contribuito tantissimo, molto di più della conoscenza di dettagli matematici.

Cosa fare per scoraggiare il fenomeno degli stereotipi di genere?

E’ una battaglia giornaliera. Personalmente, in ogni situazione cerco di dare l’opportunità a tutti quanti (indipendentemente dal sesso, colore della pelle, sexual orientation) di esprimere le proprie opinioni e di essere valutati per quello che possono offrire.

Oggi fra i giovani la paura più grande è non riuscire a realizzarsi. Qual è il tuo consiglio?

Purtroppo è una paura fondata. Bisogna prendere rischi, avere il coraggio di andare all’estero, studiare e studiare, cercare di mirare a obbiettivi di lungo periodo e non a una gratificazione istantanea.

Cos’è il successo per te?

Il successo per me è lavorare quotidianamente con i giovani. Insegnar loro non solo la matematica e la statistica, ma anche tutte le skills necessarie per usare la loro conoscenza accademica, le loro passioni, e i loro desideri di realizzarsi per risolvere problemi importanti della società. Il loro successo diventa il mio successo.

 

Grazie Francesca!