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Cosa succede al tuo cervello se prendi un bel voto? E se prendi un brutto voto? E cosa succede se ti innamori? O quando baci qualcuno? Oppure se vinci una partita? Le neuroscienze ci aiutano a capire.
Avrai notato quanti cambiamenti avvengono nel nostro cervello, una vera e propria tempesta!
Forse ancora non sai cosa dicono le neuroscienze in proposito. Le più recenti ricerche in tema di neuroplasticità mostrano come il cervello sia in grado di rimodellarsi in risposta alla nostra esperienza. Quando ti innamori, ad esempio, alcune aree della corteccia prefrontale diventano attive, mentre altre vengono disattivate.
E quando sei felice, che è poi la stessa cosa che accade quando prendi un bel voto? In questo caso il cervello rilascia alcune sostanze chimiche, tra cui le endorfine, responsabili di stimolare i centri del piacere, e la dopamina, un neurotrasmettitore rilasciato ogni volta che segni un goal, raggiungi un obiettivo, superi un esame o rivolgi un gesto di gentilezza verso te stesso e gli altri, perché la felicità come dimostrato dalle ricerche è più strettamente connessa alle relazioni con le altre persone, che agli oggetti.
Sai che significa tutto questo? Che un esercizio mentale costante e focalizzato può avere un impatto significativo sulla struttura del tuo cervello e sulle sue capacità.
Evviva! Non è una notizia straordinaria?
Le nostre azioni possono letteralmente espandere o ridurre le diverse regioni del cervello, mettendo in moto o rallentandone i circuiti.
A lavoro, allora! Hai presente quando vuoi imparare a suonare uno strumento o a praticare uno sport nuovo? Occorre lo stesso tipo di allenamento: come ben sai, il talento da solo non basta, è sempre una questione di esercizio.
Coraggio!Sei solo a un passo dal prossimo bel voto… lo spazio che vi separa è solo un po’ di allenamento!
Concedetevi di fermarvi per qualche giorno, staccando da tutte le vostre abituali attività. Mettete da parte il lavoro e tutti i progetti voi, e il diario con i compiti i vostri figli e godetevi la libertà di trascorrere qualche giorno assieme, praticando il non fare. Non si tratta di oziare, è un non fare ricco di possibilità: vi permetterà di stare un po’ con voi stessi e rallentare rispetto al ritmo frenetico delle vostre giornate. Ne uscirete carichi, riposati ed energizzati.
Normalmente tendiamo a darlo per scontato, ma in tutto l’arco della nostra vita respiriamo. Dal primo momento in cui veniamo al mondo, siamo nutriti e sostenuti dal nostro respiro, un elemento semplice. Ogni volta che la nostra mente è piena e il nostro cuore pesante o agitato, possiamo ritrovare quel luogo di calma che è dentro di noi e stare nella bellezza di un respiro. Uno solo: lento, pieno, consapevole. E possiamo anche ricordarci – specialmente nei momenti difficili – che fintanto che stiamo respirando, ci sono più cose giuste in noi che cose sbagliate.
Coltivate la buona abitudine di concedervi uno di questi respiri da soli o assieme ai vostri figli, di tanto in tanto.
Se poi avete 9 minuti a disposizione nelle 24 ore della vostra giornata potete ascoltare questa traccia di mindfulness guidata: BACK TO YOUR BREATH.
Ai ragazzi farà bene prima di iniziare i compiti: li aiuterà ad attivare la loro piena attenzione.
La Mindfulness è la nostra capacità di prestare attenzione, qui e ora, con gentilezza e curiosità, in modo da decidere come comportarci e compiere scelte più sagge e creative. Con la pratica, si impara a dirigere questa attenzione consapevole verso tutte le attività della vita. Occorre disciplina e molta curiosità: le stesse qualità che sono necessarie a scuola, e poi nella vita.
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