Materiale occorrente
- Un ago da maglia o un’asticciola metallica
- Un’asticciola di vetro
- Graffette metalliche
- Molletta da bucato
- Una sorgente di calore (un fornellino o una candela)
- Accendino
- Candele (per la cera)
In questo esperimento approfondiremo meglio il concetto di calore. Grazie a Daniela Molinari per i contenuti presenti in questa lezione! www.amolamatematica.it
Con pochi e semplici oggetti, come un ago, un'asticella di vetro, qualche graffetta e una molletta, sarai in grado di svolgere questo interessante esperimento. Mettiti al lavoro!
Dopo pochissimo tempo dall’esposizione al calore, l’asticciola metallica si riscalda al punto da dover ricorrere ad una pinza di legno per poterla sorreggere senza scottarsi le dita; l’asticciola di vetro, invece, non si riscalda in modo significativo.
La cera, che tiene fissate le graffette, inizia a fondere e la prima graffetta si stacca cadendo. La prima graffetta dell’asticciola di vetro si stacca quando già la terza dell’ago da maglia è venuta via, seguita subito dalla quarta e dalla quinta, mentre la seconda graffetta dell’asticciola di vetro è salda al suo posto.
In conclusione, l’esperimento conferma qualitativamente quanto già previsto: l’asticciola metallica è buona conduttrice del calore e quella di vetro
cattiva. La quantità di calore che si propaga nell’unità di tempo è maggiore nella prima che nella seconda.