Nei primi anni del 1800, l’ingegnere francese Sadi Carnot pubblicò un testo in cui cercò di capire quali fossero le condizioni ottimali per ottenere il massimo rendimento di una macchina.
Il risultato al quale giunse viene oggi conosciuto come teorema di Carnot: “una macchina che opera tra due sorgenti a temperature costanti £$ T_f $£ e £$T_c$£ ha il rendimento massimo se esegue solamente trasformazioni reversibili. Tutte le macchine che operano tra le stesse temperature, £$T_f e T_c$£, hanno lo stesso rendimento.”
Ricorda: una trasformazione è reversibile se è possibile, sia per il sistema sia per l’ambiente circostante, ritornare alle condizioni in cui si trovavano prima che la trasformazione iniziasse.
ATTENZIONE! Nessuna macchina in natura è perfettamente reversibile; infatti, il concetto di “macchina reversibile” è un’astrazione.
Questo teorema ci permette di capire che il rendimento non dipende né dalla tipologia di macchina reversibile utilizzata, né dalla sostanza presa in considerazione; l’unica cosa che ha importanza è la differenza di temperatura £$T_f e T_c$£.
Ricordiamo che il rendimento è:
£$e = 1- \frac{Q_f}{Q_c}$£
Dato che il rendimento dipende soltanto dalla differenza tra le due temperature, otteniamo:
£$e_{max}= 1- \frac{T_f}{T_c}$£
Dunque il lavoro massimo compiuto da una macchina è:
£$ W_{max} = e_{max} \cdot Q_c= (1 - \frac{T_f}{T_c}) \cdot Q_c $£