Prerequisiti per affrontare la lezione sulle subordinate relative
Per affrontare la lezione sulle subordinate relative è necessario conoscere:
Le proposizioni relative completano la reggente alla quale si collegano tramite un pronome relativo. Scopri le loro caratteristiche e la differenza tra relativa propria e impropria.
Le subordinate relative svolgono nel periodo la funzione dell’attributo o dell’apposizione nella frase semplice. Esistono anche le proposizioni relative improprie, introdotte da pronomi relativi, ma usate in funzione di subordinate circostanziali che corrispondono ai complementi indiretti della frase semplice. Scopri di più sulle relative proprie e improprie in questa lezione.
Per affrontare la lezione sulle subordinate relative è necessario conoscere:
La proposizione relativa propria è collegata alla frase reggente per mezzo di un pronome relativo. Può essere:
Esempi:
Relativa attributiva: Nel cielo c’era una stella che brillava più di tutte (= più brillante di tutte).
Relativa appositiva: Roma, che è la capitale d’Italia, è una bella città (= Roma, capitale d’Italia, …).
Nella forma implicita la proposizione relativa propria ha il verbo all’infinito da solo o preceduto dalle preposizioni a o da.
Esempi:
Ho visto Claudia uscire (= che usciva).
È una soluzione da verificare (= che va verificata).
Giacomo fu il primo a parlare (= che parlò).
Ci sono subordinate relative usate con un significato particolare per esprimere le circostanze in cui avviene l’azione. Hanno quindi la stessa funzione di alcune subordinate circostanziali e corrispondono ai complementi indiretti della frase semplice.
Sono le cosiddette subordinate relative improprie e possono essere:
Osserva gli esempi nella tabella per imparare a riconoscerle.