Prerequisiti per affrontare la lezione su coniugazioni e verbi irregolari
Per affrontare la lezione su coniugazioni e verbi irregolari è necessario conoscere i verbi ausiliari.
Come si coniuga il verbo? Impara le tre coniugazioni regolari, studia la coniugazione propria dei verbi essere e avere e non farti spaventare dai verbi irregolari.
I verbi italiani si classificano in tre coniugazioni sulla base della desinenza dell’infinito o meglio della vocale tematica.
I verbi regolari, a seconda della coniugazione di appartenenza, seguono uno schema fisso per la coniugazione nei vari modi, tempi e persone.
Ci sono però dei verbi che seguono una coniugazione particolare:
Scopri di più in questa lezione.
Per affrontare la lezione su coniugazioni e verbi irregolari è necessario conoscere i verbi ausiliari.
Com’è fatto un verbo? Ecco le sue parti:
I verbi italiani si classificano in tre coniugazioni sulla base della desinenza dell’infinito:
In realtà, come vedi, l’elemento distintivo non è la desinenza, ma la vocale tematica: -a per i verbi della prima coniugazione, -e per quelli della seconda e -i per quelli della terza.
Ci sono però delle eccezioni che riguardano la seconda coniugazione:
La maggior parte dei verbi italiani appartiene alla prima coniugazione. Conoscere la coniugazione di un verbo, in generale, è importante perché ci permette di sapere come si formano tutti i suoi modi e i suoi tempi, seguendo uno schema fisso di comportamento.
La coniugazione è l’insieme delle forme di un verbo.
I verbi che seguono lo schema generale della coniugazione a cui appartengono sono detti verbi regolari.
I verbi irregolari, invece, sono quelli che si discostano da questo schema almeno in qualche forma. Possono modificare la radice oppure usare desinenze diverse rispetto alla coniugazione-modello.
I verbi difettivi hanno una coniugazione incompleta perché mancano ("difettano" appunto) di alcune forme.
Cosa risponderesti a un amico che ti chiedesse di completare la frase Oggi il sole splende come non aveva mai…? Attento, è un trabocchetto! Splendere, come competere, esimere, soccombere, stridere e altri verbi, non ha il participio passato e quindi ha soltanto i tempi semplici. Per completare la frase e fare un figurone con il tuo amico ti basterà usare il participio passato fatto oppure un sinonimo come brillato!
Studia la coniugazione del verbo splendere. Scarica la scheda qui: