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Alda Merini: vita e opere dell'autrice

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Nella lezione che segue, approfondiremo il mondo poetico e il percorso di vita di Alda Merini, una delle voci più singolari della letteratura italiana contemporanea. Dal suo travagliato cammino personale alle opere che hanno catturato l’essenza della sua sensibilità artistica, esamineremo il lascito di questa scrittrice premio Nobel.

Attraverso un viaggio nella sua poesia e nella sua storia, sveleremo le ragioni per cui Alda Merini continua a influenzare e ispirare lettori di ogni generazione.

La vita di Alda Merini

Alda Merini nacque a Milano nel 1931, seconda di tre figli. Fin dall’infanzia coltivò una passione per la scrittura, ispirata dalla madre insegnante. Tuttavia, la sua vita fu attraversata da difficoltà: la malattia mentale che si manifestò nel corso degli anni segnò profondamente il suo percorso. Nonostante le sfide, Alda Merini non smise mai di creare.

Il suo esordio letterario avvenne a soli 15 anni, anche se nello stesso tempo iniziò a soffrire di disturbi psichici che la accompagnarono per tutta la vita. L’internamento in cliniche specializzate e la malattia determinano un silenzio poetico che va dal 1962 al 1979, quando pubblicò una raccolta di versi in cui raccontava proprio la drammatica esperienza del manicomio, intitolata La Terra Santa.

Vinse il Premio Librex Montale nel 1993 e, col passare del tempo, i suoi testi iniziarono ad essere sempre più brevi, fino ad arrivare all’aforisma, che in poche parole riassume massime, pensieri e osservazioni.

Morì nel 2009 a Milano e i funerali di Stato furono celebrati nel Duomo di Milano.

La poesia secondo Alda Merini

Alda Merini ha portato nelle sue opere un amalgama unico di sincerità cruda, intensità emotiva e una spiritualità profonda. La sua poesia si distingue per la capacità di sondare le profondità dell’animo umano, esplorando temi come l’amore, la sofferenza, la follia e la redenzione. Spesso le sue liriche sono intrise di un forte senso di introspezione, dove la poeta non teme di affrontare le zone d’ombra della propria esistenza.

Il linguaggio della Merini è diretto, spesso privo di artifici retorici eppure capace di toccare corde profonde nell’animo del lettore. Le sue parole emergono come confessioni, racconti di un’esperienza vissuta nella sua nuda verità. La Merini non ha mai evitato di parlare delle proprie sofferenze, del tempo trascorso in istituti psichiatrici, trasformando queste esperienze in versi carichi di potenza emotiva e di una profonda saggezza esistenziale.

In un panorama poetico spesso incline all’elaborazione intellettuale, la Merini ha riportato la poesia alla sua essenza più pura: un mezzo per comunicare emozioni, sensazioni e riflessioni direttamente dal cuore. La sua visione della poesia come strumento di guarigione e di condivisione ha reso le sue opere immediatamente accessibili a un vasto pubblico, permettendo a molti di identificarsi nelle sue parole e di trovare conforto nelle sue liriche.

La forza della poesia di Alda Merini risiede anche nella sua capacità di celebrare la vita in tutte le sue sfaccettature, dal dolore più atroce alla gioia più pura. Attraverso la sua poesia, Merini ci insegna che ogni esperienza, anche la più dolorosa, può essere trasformata in arte, in una testimonianza di resistenza e di amore per la vita. Nel complesso, il suo contributo alla letteratura italiana rimane un faro di autenticità e di profondo impegno emotivo, una voce inconfondibile che continua a risuonare nel cuore di chi legge.

Le raccolte di poesie di Alda Merini

La storia di Alda Merini ci insegna a non mettere mai da parte le nostre passioni di fronte ai “no” ricevuti: da ragazza tentò infatti di entrare al Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni, ma non fu ammessa perché – ironia della sorte – non superò la prova di italiano.

Ebbe una vita difficile, di cui però scrisse: “Io la vita l’ho goduta perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso un inferno… per me la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”.

La sua prima raccolta di poesie, “La presenza di Orfeo”, fu pubblicata nel 1953, caratterizzata da quella componente mistica che sarà propria di tutta la sua poetica. Quest’opera rappresenta il suo debutto nella scena poetica italiana. Questa raccolta, intrisa di riferimenti mitologici e di un lirismo intenso, getta le basi per il caratteristico stile meriniano che combina la passione con una profonda introspezione. Negli anni ’60 e ’70, Merini attraversa un periodo di silenzio poetico, dovuto in parte alle sue vicende personali e alla sua lotta contro la malattia mentale.

Il ritorno di Merini alla poesia avviene con “La Terra Santa”, pubblicata nel 1984, dove la poetessa affronta con coraggio e onestà le proprie esperienze negli istituti psichiatrici, trasformando il dolore e la sofferenza in versi di straordinaria potenza. Questo percorso di esplorazione della propria interiorità prosegue con “Delirio amoroso” (1989) e “Ballate non pagate” (1995), raccolte in cui l’amore, la spiritualità e la follia si intrecciano in un dialogo profondo e commovente.

Una delle sue opere più celebri è “Vuoto d’amore” (1991), in cui esplora le diverse sfaccettature dell’amore, dalla passione all’abbandono, in un continuo dialogo tra anima e corpo. Nel corso degli anni ’90 e 2000, Alda Merini continua a produrre raccolte di grande rilievo come “Superba è la notte” (2000) e “Poesie d’amore” (2009), confermando il suo ruolo centrale nella poesia italiana contemporanea.

Oltre alla poesia, ha scritto anche prosa e aforismi, ma è attraverso i suoi versi che ha toccato profondamente l’animo dei suoi lettori, regalando loro un universo di emozioni, riflessioni e verità senza tempo. Attraverso le sue opere, Alda Merini ci offre un ritratto sincero e penetrante dell’esistenza umana, celebrando la vita in tutte le sue complesse sfumature.

Buon Natale di Alda Merini

Il Natale è una festa, ma nella poesia di Alda Merini l’attenzione va a chi ha meno da festeggiare: le persone sole, malate e i bambini poveri, ai quali l’autrice rivolge il suo pensiero, sottolineando che i buoni ideali sono molto meglio di tanti regali.

Si tratta di versi liberi in cui le rime e le assonanze sono usate solo per creare dei richiami fra alcuni versi (compagnia – malattia; esaudire – aspettative; balocchi – adotti; condizione – disperazione).

Per stampare la scheda con la poesia di Alda Merini scarica il pdf qui:

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Scrivi la tua poesia di Natale

Prova a seguire l’esempio di Alda Merini per comporre la tua poesia di Natale. Puoi scrivere in rima o in versi sciolti e puoi scegliere tu l’aspetto del Natale che vuoi sottolineare. L’attesa, l’atmosfera di festa, la gioia, la bontà; la confusione, gli sprechi, la superficialità, l’esagerazione; l’albero, le luci, i regali, le vacanze, la neve…

Natale è un periodo magico: cerca di esprimere nella poesia le emozioni che suscita in te.

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