Mappa mentale di Dario Fo: vita e opere
Le commedie che Dario Fo produce tra il 1959 e il 1961 presentano la struttura della farsa, genere teatrale basato su personaggi e situazioni stravaganti. Particolare è anche la scelta, databile a fine anni Sessanta, di rifuggire i classici teatri borghesi, recitando in luoghi alternativi quali piazze, fabbriche e case popolari. Questo dice molto del pubblico a cui voleva rivolgersi.
La realizzazione della sua opera più famosa avviene nel 1969: Mistero Buffo, in occasione del quale inventa il Grammelot, una lingua che costituisce un mix tra dialetto padano, neologismi, linguaggio antico e medioevale. Il Grammelot è fatto principalmente di onomatopee e parole prive di significato che riecheggiano ritmo e intonazione di linguaggi esistenti.
L’impegno di Fo non si esaurisce però nella sola produzione artistica: negli anni Settanta e Ottanta è impegnato nell’attivismo politico di sinistra, che tuttavia pagherà caro. Nel 1973 Franca Rame viene rapita da un gruppo di estrema destra, dal quale subisce ogni forma di violenza, come vendetta all’impegno in politica del marito.
Morte accidentale di un anarchico, messa in scena per la prima volta nel 1970 a Varese, è una delle opere di impegno politico di quel periodo: l’opera, una farsa, trae ispirazione dalla morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli. Il titolo è volutamente ironico perché la tesi dello spettacolo è che Pinelli non sia morto per un incidente, ma sia stato ucciso. Il rischio di subire dei processi a motivo della sua messa in scena è però troppo grande: il commediografo si vede costretto a spostare l’ambientazione dell’opera negli Stati Uniti degli anni Venti, facendo in questo modo riferimento a un altro caso di cronaca, privo di implicazioni.
Il suo interesse e la critica, più o meno velata, che rivolge alla politica italiana rappresenta tuttavia un suo tratto distintivo, che proseguirà anche negli anni Novanta: l’Anomalo Bicefalo, Ubu rois, Ubu bas sono opere satiriche nelle quali giudica apertamente l’operato di Silvio Berlusconi. Per vedere degli stralci della prima citata, clicca qui. Sulla scena Fo interpreta Berlusconi e Franca Rame la sua seconda moglie, l’ex attrice Veronica Lario.
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