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Grazia Deledda: vita e opere della scrittrice premio Nobel

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Nella lezione seguente, approfondiremo la vita e le opere di Grazia Deledda, una figura straordinaria della letteratura italiana e vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 1926. La sua carriera letteraria ha segnato un punto di svolta nella letteratura italiana, portando alla luce l’anima e la cultura della Sardegna e dando voce alle sfumature più profonde dell’umanità.

Attraverso la sua prosa affascinante e le trame coinvolgenti, Deledda ha catturato l’attenzione dei lettori di tutto il mondo, lasciando un’impronta duratura sulla letteratura e sull’immaginario collettivo. In questo articolo, esploreremo le fasi salienti della sua vita e le opere che l’hanno resa una delle voci più significative del panorama letterario italiano ed europeo.

La giovinezza e le radici sarde: la vita di Grazia Deledda

Grazia Deledda è la prima e unica donna italiana a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, è stata una delle figure più importanti della letteratura italiana del XX secolo.

Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871, Grazia Deledda viene istruita da un precettore privato. Sin da giovane, dimostrò un precoce interesse per la scrittura e la lettura, ispirata dalla natura e dalla cultura della sua terra natale. Crescendo in una famiglia di tradizioni conservatrici, la sua educazione fu limitata, ma la sua curiosità intellettuale la spinse a studiare da autodidatta. La sua giovinezza è piena di lutti ed eventi drammatici, come la morte del padre e di una sorella, i problemi di alcuni fratelli e le difficoltà economiche della famiglia.

Inizia presto a scrivere e a pubblicare racconti su diversi giornali e riviste e, dopo il matrimonio e il trasferimento a Roma, il marito diventa il suo agente letterario.

Nel 1892, all’età di ventuno anni, Deledda pubblicò il suo primo romanzo, “Fior di Sardegna“. Questo lavoro iniziò a gettare le basi del suo stile unico, in cui descriveva dettagliatamente la vita e le tradizioni sarde. Nel corso degli anni, la sua produzione letteraria si arricchì con opere come “Elias Portolu” (1903) e “Canne al vento” (1913), quest’ultimo considerato uno dei suoi capolavori.

Il Verismo dei suoi romanzi, unito ai toni cupi e alla rappresentazione del mondo sardo la fanno conoscere anche all’estero fino alla definitiva consacrazione con il Premio Nobel per la Letteratura per l’anno 1926, diventando la prima donna italiana ad ottenerlo. Questo riconoscimento internazionale la portò a essere ammirata e celebrata in tutto il mondo.

Circa dieci anni dopo, nel 1936 muore a Roma per un tumore al seno.

Canne al vento: il capolavoro di Grazia Deledda

Tra le opere più celebri di Grazia Deledda spicca senza dubbio il romanzo “Canne al vento“, pubblicato nel 1913. Questo capolavoro letterario offre una profonda esplorazione della vita e delle tradizioni della Sardegna, immergendo il lettore in un mondo ricco di colori, suoni e odori. Ambientato nel paesaggio aspro e affascinante dell’isola, il romanzo narra le vicende della famiglia Chironi, con una storia di amore, sacrificio e lotta per la sopravvivenza.

La scrittrice ritrae con maestria i conflitti interiori dei suoi personaggi, facendo emergere le tensioni tra tradizione e cambiamento, tra desideri personali e legami familiari. Il titolo stesso, “Canne al vento”, evoca immagini di fragilità e resilienza, riflettendo il destino incerto e la forza interiore dei protagonisti di fronte alle avversità della vita.

Ambientato nel piccolo paese di Ozieri, il romanzo narra la storia della famiglia Pintor, composta da tre sorelle e un fratello, che vivono in una dimora antica e cadente, simbolo della loro decadenza sociale e economica.

Il paesaggio sardo, con la sua natura aspra e selvaggia, fa da sfondo alle vicende della famiglia Pintor. Ester, la sorella maggiore, è una donna austera e riservata, che tenta di mantenere la dignità e l’onore della famiglia nonostante le difficoltà. Ruth, la seconda sorella, è una donna fragile e sensibile, intrappolata in una relazione infelice. Infine, Noemi, la più giovane, è ribelle e desidera sfuggire alla vita ristretta del paese. Giacinto, il fratello, è una figura ambigua e spesso assente, le cui azioni hanno gravi ripercussioni sulla famiglia.

Attraverso la narrazione delle vicende dei Pintor, la Deledda affronta temi universali come l’amore, la morte, il sacrificio e la redenzione. La sua scrittura, ricca di simbolismi e riferimenti alla tradizione sarda, cattura l’essenza della vita rurale in un’epoca di cambiamento e trasformazione. “Canne al Vento” non è solo una rappresentazione fedele della Sardegna, ma anche una profonda riflessione sulla natura umana e sulle scelte che definiscono il nostro destino. La maestria di Deledda nel tessere insieme i fili della trama e il suo profondo senso della psicologia umana rendono questo romanzo una lettura indimenticabile e un caposaldo della letteratura italiana del XX secolo.

Il Nobel per la Letteratura di Grazia Deledda

Grazia Deledda è la prima e unica donna italiana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura.

Le è stato attribuito con la seguente motivazione: “per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.

Le opere della Deledda, infatti, sono impregnate di una profonda conoscenza della cultura e del paesaggio sardi, che usa come sfondo per esplorare temi universali come la passione, la moralità, il destino e la redenzione. La sua capacità di scavare nelle complessità dell’esperienza umana, con un linguaggio ricco e evocativo, la rese una figura di spicco nel panorama letterario internazionale.

Vita e opere di Grazia Deledda: video della mappa mentale

Ripassa le informazioni principali sulla vita e le opere di Grazia Deledda guardando il video con la mappa mentale narrata.

Mappa mentale su Grazia Deledda: vita e opere

Nella mappa trovi le date fondamentali della vita di Grazia Deledda e le sue opere principali.

Viene avvicinata al Verismo e al Decadentismo, ma l’originalità della sua poetica sta nell’aver messo in scena la sua Sardegna, selvaggia, arcaica e popolata da personaggi fragili, sempre in bilico fra il bene e il male, in perenne oscillazione tra il peccato, il senso di colpa e il fato.

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